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L'uomo senza sonno

Cosa si annida dentro la mente di un uomo che ha perso il sonno da oltre un anno? Quale segreto, quale forza, quale - forse - malattia. La forza impressionante di questo psico-thriller sta nella capacità attoriale di Christian Bale.

L'uomo senza sonno

12.04.2007 - Autore: Elena Dal Forno
The machinist di Brad Anderson Con Christian Bale e Jennifer Jason Leigh   Cosa si annida dentro la mente di un uomo che ha perso il sonno da oltre un anno? Quale segreto, quale forza, quale - forse - malattia. La forza impressionante di questo psico-thriller (non è - decisamente - un noir) che ci porta nei meandri segreti della mente di qualcuno il cui comportamento è quantomeno “particolare” sta nella capacità attoriale di Christian Bale. E’ lui, con la sua mimica, i suoi occhi scavati, la sua sofferente magrezza, che rende Trevor Reznik un uomo assolutamente credibile nelle sue paranoie, manie, incubi e allucinazioni.   Per il resto il film ricalca in modo quasi impressionante il cliché dei “film all’indietro”. Da Fight Club a Memento, da Insomnia a Irreversibile, fino a 21 Grams molti registi amano sperimentare la tecnica di iniziare le loro pellicole dalla fine. Costruendo e decostruendo situazioni come in un puzzle per poi arrivare d’un tratto alla soluzione finale, quella che ha fatto partire la storia che però noi vediamo quando già tutto il meccanismo è in moto.   \"L\'uomo senza sonno - The machinist\" dunque entra nel vivo quando la vita di Reznik è già stata stravolta da qualcosa che non sappiamo cosa sia. Quest’uomo lavora in una fabbrica, in un reparto macchine, dove i colleghi sono piuttosto antipatici e l’ambiente non facile. O forse è lui che è diventato un uomo difficile?   Reznik timbra il cartellino tutti i giorni e i suoi unici svaghi consistono nel frequentare una prostituta abituale (splendida Jennifer Jason Leigh) e una cameriera che lui va a trovare al bar dell’aeroporto dove lei fa il turno di notte.   Eppure… eppure quest’uomo non dorme e gli accadono cose strane. In casa, al lavoro, per strada. Perché? Un giorno un uomo grasso e disgustoso lo “distrae” sul lavoro e lui causa un incidente molto grave ad un suo collega… è la conferma del “complotto” e delle manie di persecuzione di cui Trevor si sente vittima e dalle quali non riesce ad uscire. Ma che succede? E’ solo il frutto della sua immaginazione, sta sognando, o quel che accade è la realtà? E perché quest’uomo grasso, Ivan, misteriosamente scompare e riappare e scompare di nuovo lasciandolo ogni volta disorientato?   Per scoprirlo bisogna vedere il film, che non è un capolavoro, ma che nemmeno inganna lo spettatore. E’ disturbante e ben curato, i dettagli sono al loro posto e tutto torna come in un perfetto rompicapo che d’incanto si risistema. I colori sono decisamente azzeccati, i toni grigio-verdi soprattutto perfetti per segnalare la magrezza inquietante di Bale.   Ecco, diciamo una cosa. Se Charlize Theron e Nicole Kidman prendono l’Oscar anche per le loro “trasformazioni fisiche” in Monster e The Hours, allora non si vede perché non dovrebbe guadagnarsela Bale che ha perso 30 chili mangiando solo una scatola di tonno e una mela al giorno per interpretare questa parte…. Che l’Academy Award si metta una mano sulla coscienza e apra gli occhi.  
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