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Locarno: dalla Germania il killer europeo vittima del sistema

La commedia A Hitman's Solitude Before the Shot ironizza sugli assassini del grande schermo e riflette sull'Europa post-11 Settembre

A Hitman's Solitude Before the Shot

09.08.2014 - Autore: Marco Triolo, da Locarno
Cosa succederebbe se il più glaciale killer a pagamento del cinema fosse in realtà un tipo comune, uno come noi? Se fosse convinto di essere il sicario più in gamba del pianeta ma venisse lasciato in attesa per anni di un lavoro senza ricevere uno straccio di telefonata?

Questa è la premessa di A Hitman's Solitude Before the Shot, divertente commedia di Florian Mischa Böder che immagina una società segreta di killer prezzolati dall'Unione Europea e incaricati di eliminare minacce alla sicurezza internazionale, nel mondo post-11 Settembre. Un'idea semplice ma allo stesso tempo geniale, per la quale il regista ammette di dover ringraziare la saga di Jason Bourne: “Stavo guardando un film di Bourne, non ricordo quale, e c'è questa scena in cui il protagonista è a Siviglia e viene attivato un killer per farlo fuori. Lo si vede pochissimo, ma mi sono subito chiesto chi fosse questo tipo. E se aspettasse per tanto tempo che succeda qualcosa, e quando finalmente succede fosse malato o indisposto? Da lì ho sviluppato il plot e un personaggio che non è tipico dei meccanismi filmici, una vittima del sistema”.

Naturalmente c'è un sottotesto politico, pur trattandosi di una commedia: “Il film rielabora il contesto politico. Dopo l'11 Settembre il mondo ha subito una riorganizzazione ed è nato un nuovo tipo di nemici, che non si vedono mai. Per affrontarli servono degli angeli, anch'essi invisibili e che magari sono ancora peggio dei nemici”. Il finale è ambiguo e lascia spazio all'interpretazione. Böder si rifiuta di darne una ufficiale: “Sono contento che la gente venga a chiedermi il senso del finale. Io non lo voglio dire: ovviamente ho la mia versione, ma voglio che lo spettatore decida autonomamente la sua”.
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