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Lo stato dell'industria cinematografica italiana
23.10.2007 - Autore: Nexta
Il Dipartimento 'Indaco' (Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda) del Politecnico di Milano ha presentato oggi presso la Casa del Cinema di Roma, i risultati di una ricerca sull'industria cinematografica italiana. L'obiettivo è di valutare, con un approccio sistemico e scientifico, lo stato dell'arte e le prospettive di sviluppo del sistema-cinema, con particolare attenzione al valore culturale del prodotto filmico e alla relazione virtuosa tra arte e industria. La ricerca, intitolata 'Presente e futuro del cinema italiano tra Stato e mercato', approfondisce gli attuali meccanismi di valorizzazione delle opere cinematografiche, soprattutto quelle di interesse culturale, e le dinamiche di interazione tra il Cinema e gli altri media, sia in termini di diffusione del prodotto cinematografico, sia in termini di promozione. Per valorizzazione si intendono gli aspetti sia quantitativi che qualitativi, considerati in un ciclo di vita lungo, non limitando l'osservazione alle dinamiche finanziarie o alla distribuzione nelle sale.La ricerca sposa una definizione di qualità dell'opera cinematografica che comprenda anche gli aspetti di visibilità e diffusione, senza per questo negarne la dimensione artistica. Tra gli elementi evidenziati c'è proprio la difficoltà, in particolare dei film italiani di interesse culturale sostenuti dallo Stato, nel trovare una modalità efficace di diffusione, sia attraverso l'uscita in sala, sia sugli altri possibili canali. Nel periodo 2001-2005 gli investimenti complessivi nel cinema sono stati pari a 1.288 milioni di euro e hanno permesso la produzione di 582 film che hanno raggiunto 98 milioni di spettatori, 13,8 milioni dei quali (14,3%) portati in sala da quei 155 film sui 243 finanziati dallo Stato che hanno cercato e trovato una via d'uscita verso il pubblico.