
Un'idea con cui Ayer si trova completamente d'accordo: “Questo è un sogno che si avvera per me – ha dichiarato lo sceneggiatore a Deadline – Ricordo ancora quando ho visto il film a tredici anni e mi ha spazzato via. Volevo fortemente questo lavoro. Vedo il film come la storia del Sogno Americano, ma con un personaggio la cui bussola morale punta in un'altra direzione. Ho studiato sia l'originale di Ben Hecht e Howard Hawks, sia la versione di De Palma e Pacino, e ho trovato dei temi universali. Entrambi avevano un'ambientazione specifica, una violenza impenitente e un protagonista che spaventava a morte la gente, ma che aveva un suo codice morale”. E conclude: “Se fosse solo un remake, non funzionerebbe”.

L'originale “Scarface”, diretto da Howard Hawks nel 1932, vedeva Paul Muni nel ruolo dell'immigrato italiano Tony Camonte, alter ego del celebre Al Capone, detto “lo sfregiato”. Nel film, Camonte prendeva il controllo della malavita di Chicago in un'escalation di violenza che terminava con la sua sconfitta da parte delle forze dell'ordine. La versione di Brian De Palma, ben più celebre, spostava l'ambientazione alla Miami dei primi anni Ottanta, dove il cubano Tony Montana (Al Pacino) diventava il signore del traffico di cocaina. Il nuovo film sarà prodotto anche da Martin Bregman, uno dei produttori del film di De Palma, dunque il rispetto per la fonte dovrebbe essere assicurato, almeno. Ora resta da vedere chi si occuperà della regia: e chissà che non tocchi proprio ad Ayer.
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