Sempre di più “Lo Hobbit” sta diventando sinonimo di rivoluzione tecnologica. Il doppio prequel a “Il signore degli anelli” è infatti girato in 3D e, soprattutto, a quarantotto fotogrammi al secondo anziché i classici ventiquattro: una scelta che, nel corso di una presentazione al CinemaCon di Las Vegas, ha diviso il pubblico tra chi l'ha abbracciata con riservo e chi l'ha detestata senza se e senza ma.
Peter Jackson, però, non ha paura di nessuno e va avanti per la sua strada: ora, sta anche flirtando con l'idea di sperimentare nuove tecnologie anche nel reparto audio: intervistato da The Hollywood Reporter, Jackson ha infatti confermato che i tecnici della Dolby scenderanno in Nuova Zelanda per una dimostrazione del nuovo sistema Dolby Atmos, costruito in modo da immergere totalmente lo spettatore nel sonoro. L'effetto si ottiene piazzando gli altoparlanti non solo sulle pareti, ma anche sul soffitto: il sistema arriverebbe così a trasmettere fino a centoventotto tracce audio simultanee, senza perdita di informazioni sonore.
Il primo film a sperimentare il nuovo sistema non sarà, comunque, “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato”, ma “Ribelle – The Brave”, il nuovo cartoon della Pixar. Dolby sta pensando di installare il sistema in una quindicina di cinema nel mondo, tanto per cominciare.
Il problema, però, resta sempre lo stesso: “Lo Hobbit” si configura come un film impossibile da godere al pieno delle possibilità, a meno di non trasferirsi a Los Angeles. Quanti cinema in Italia, infatti, potranno mai dotarsi di tutti gli aggiornamenti tecnici necessari per vedere il film a quarantotto fotogrammi al secondo e in Dolby Atmos entro la fine del 2012? La risposta è, probabilmente, nessuno.


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Lo Hobbit rivoluziona anche il sonoro
Non bastano i 48 fotogrammi al secondo: "Lo Hobbit" potrebbe adottare il futuristico Dolby Atmos

02.05.2012 - Autore: Marco Triolo