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Liz Taylor, un anno dopo

A un anno dalla scomparsa, Studio Universal ricorda l'ultima grande diva con quattro classici degli anni Cinquanta e Sessanta

Liz Taylor

02.03.2012 - Autore: Guglielmo Maggioni
È stata probabilmente l'ultima grande diva del periodo d'oro di Hollywood, quando il cinema era in grado di creare sogni e alimentare miti. Non è quindi un caso che il giorno della morte di Elizabeth Taylor, il 23 marzo dell'anno scorso, tutti i teatri di Broadway hanno abbassato le luci per un minuto in segno di lutto.

Vera e propria enfant prodige, Liz Taylor è già famosa a poco più di dieci anni come protagonista di "Torna a casa, Lassie!" nel 1943. Ma è solo l'inizio di una fulminante carriera. Seguono infatti, tra gli altri, “Piccole donne”, “Un posto al sole”, “Quo vadis?”, fino a “Cleopatra” e "Riflessi in un occhio d'oro", oltre a “Venere in Visone” e “Chi ha paura di Virginia Woolf?”, per i quali vinse l’Oscar come migliore attrice.

Da vera diva, la sua vita privata non fece meno notizia di quella professionale: sposata otto volte, la sua storia d'amore con Richard Burton (con cui convola a nozze due volte) rimase per anni una delle più celebri e amate dai rotocalchi di tutto il mondo.

Per ricordarla, Studio Universal manderà in onda quattro grandi classici da lei interpretati. L'appuntamento è ogni lunedì alle 21.15 e i film sono: “Il padre della sposa”, “Il gigante”, “La gatta sul tetto che scotta” e “Chi ha paura di Virginia Woolf?”.

 
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