
Un giornata nello Stivale
“Abbiamo preso spunto da una storia di copertina del magazine Sette del Corriere della Sera che proponeva decine di scatti fotografici su diversi aspetti del nostro Paese. L’idea è stata quella di raccontare una giornata italiana per mostrare storie buffe che raffigurano italiani spiritosi e capaci di affrontare i problemi con ottimismo e buonumore”, spiega Carlo, e prosegue Enrico: “Non volevamo fare un film presuntuoso, abbiamo messo insieme farsa napoletana e una sorta di Marchese del Grillo, facendo un film semplice costruito sugli attori”.

Tanti attori, troppi cliché
Purtroppo il ritmo del paese raggiunge a malapena quello di un comune Intercity e i personaggi che nel film provano a sognare ad alta velocità finiscono per ritrovarsi in guai serissimi o in preda al fallimento. Questa è l’Italia dei fratelli Vanzina; del nobile decaduto Ascanio Gaetano Cavallini (Christian De Sica), al quale rimangono solo le pose e le abitudini, del notaio Luigi Pinardi (Vincenzo Salemme) ingolosito dal tradimento con una escort, del senatore corrotto Leonardo Lo Bianco (Lino Banfi), che pur di salvarsi dal carcere arriva a far votare un morto in aula spacciandolo per vivo. Impossibile non chiedersi se l’ottimismo si nutra di furbizia, la risata di paura e l’irriverenza di assoluzione per un film che procede senza sorprese, con un cast brillante che recita i soliti cliché e con una certa comune nostalgia per il passato che sembra sempre ingannare e posticipare una visione lucida del presente.
In uscita il 30 marzo, “Buona giornata” è distribuito in Italia da Medusa. Per saperne di più, guardate il trailer.