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L'Iran condanna Jafar Panahi a sei anni

Al regista vincitore a Cannes e Venezia è stata tolta la possibilità di scrivere e dirigere film per vent'anni

Jafar Panahi

21.12.2010 - Autore: Nexta
Il regista iraniano Jafar Panahi, acclamato in tutto il mondo, e vincitore della Camera d'Or a Cannes per “Il palloncino bianco” (1995) e del Leone d'Oro a Venezia per “Il cerchio” (2000), è stato condannato a sei anni di reclusione per aver fatto propaganda contro il regime. A Panahi è anche stata tolta la possibilità di scrivere e dirigere film per i prossimi vent'anni, nonché quella di viaggiare all'estero e di parlare alla stampa, estera o nazionale. Panahi era già stato arrestato nel luglio 2009, e da allora gli è stato impedito di lasciare il paese, al punto di non poter presenziare a Venezia 67, dove il suo ultimo corto, “The Accordion”, è stato presentato nelle Giornate degli Autori.

Hamid Dabashi, professore di cultura iraniana alla Columbia University, ha dichiarato a The Guardian: “Questa è una catastrofe per il cinema iraniano. Panahi si trova oggi nella fase più creativa della sua vita e ridurlo al silenzio proprio ora vuol dire ucciderne l'arte e il talento”. Attori e registi di fama internazionale, come Martin Scorsese, Steven Spielberg, Francis Ford Coppola e Juliette Binoche, hanno condannato l'arresto. A settembre, Panahi aveva dichiarato in un'intervista: “Quando un regista non fa film è come se fosse in prigione. Anche quando viene liberato dalla piccola prigione, si ritrova a vagare in una più grande”. Il destino gli ha riservato proprio questa terribile prigionia.
 
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