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L'inchiesta: i pop-corn sono troppo salati?

Vedere un film con gli amici costa sempre più caro, e non solo per colpa del biglietto: i prezzi di snack e bevande stanno raggiungendo cifre sproporzionate. Scopriamo quanto possono essere "salati" i pop-corn al cinema...

Popcorn

14.04.2010 - Autore: Marco Triolo
C’è chi si lamenta per gli eccessivi prezzi dei biglietti del cinema: in effetti, quei 7,50/8 euro che ormai siamo arrivati a sborsare con nonchalance sono una cifra ragguardevole già di per sé, che tocca vette ancora più elevate nel caso delle proiezioni 3-D, per le quali si arriva anche sui 10 euro e oltre. Ma c’è un contorno di cui raramente si tiene conto quando si va al cinema, ma che negli ultimi anni è diventato sempre più ingombrante: dai pop-corn alle patatine, sgranocchiare qualcosa nel buio della sala sta diventando sempre più caro. Scopriamo insieme quanto, grazie a una piccola indagine da noi condotta…

La nostra indagine si svolge tra le multisale e i piccoli cinema di una media città del nord Italia: probabile che in altre aree dello stivale i dati siano lievemente differenti, ma con il proliferare delle catene multiplex è anche plausibile che si sia verificato un livellamento generale dei prezzi.

Popcorn

Esaminiamo prima due grosse multisale, la prima delle quali posta all’interno di un frequentatissimo centro commerciale. Un luogo che unisce shopping e svago, attirando nel weekend orde di giovani, ma anche famiglie, ben disposti a spendere quel tot in più, pur di avere la comodità del “tutto in un solo posto”. I prezzi delle vivande qui sono davvero notevoli. Ad attirare subito lo sguardo sono i grandi cartelloni luminosi posti al di sopra dello spazio ristoro: ci avvertono delle grande convenienza nell’acquisto dei menù, che comprendono una confezione di pop-corn grande più una bibita grande al modico prezzo di 8,50 euro, o in alternativa pop-corn medio e bibita grande a 7,50. Cioè, parliamo di prezzi equivalenti o superiori al biglietto stesso. Singolarmente, questo cinema ci offre quattro diverse porzioni di pop-corn: mini (2,50 euro), piccola (3,20), media (4,20) e grande (5,45). Le bibite vanno dalla piccola (3,10 euro), alla media (4,10), alla grande (4,80).

Popcorn anche per il grande David Cronenberg

La seconda grande multisala che visitiamo ha dei prezzi ancora più alti: anche qui ci sono quattro misure di pop-corn, che vanno dalla piccola (65 grammi) alla grande (il vascone da 250 grammi). La piccola viene 3,40 euro, seguita dai 4,10 della media, dai 5,20 della normale e dai 5,70 della grande. Anche qui c’è il menù, che si aggira sugli 8,70 euro. Le bibite stanno più o meno sugli stessi prezzi: la piccola costa 50 cent in più (3,60), la media uguale (4,10) e la grande un po’ meno (4,60).

Multiplex

Il terzo multiplex sulla nostra lista è diverso dai precedenti
: è situato in centro città, ed è molto piccolo. Eppure, anche qui ci battiamo piuttosto bene: la confezione “jumbo” di pop-corn costa 5,90, più cara delle analoghe nei due cinema di cui sopra. Tenete a mente che si parla sempre della vasca da 250 g circa. Seguono una porzione grande (4 euro) e una media (2,50). La piccola non è contemplata. Però, qui potete scegliere anche i nachos e gli hot dog, entrambi a 3 euro. Le caramelle gommose vanno dai 2 ai 3,50 euro, mentre si risparmia sulle bibite in maniera sensibile: la misura standard di coca è sui 2,50 euro, i succhi 1,80 e l’acqua – per fortuna – “solo” 1 euro.

Popcorn e ticket

Visitiamo infine una catena di salette cittadine, dove finalmente vediamo prezzi più contenuti: le bibite costano 1,50/1,80 euro, l’acqua 1 euro, gli snack gommosi e le caramelle viaggiano su 1/1,20/1,50 euro. Le misure di pop-corn si riducono a due: una media da 3 euro e una grande (che equivale alla porzione media delle multisale) da 4.

Anche Barack Obama trova il tempo per pop-corn e bevande

In tutti i posti da noi visitati, per fortuna almeno i parcheggi sono gratuiti. Ma davvero siamo di fronte a una sproporzione, per quanto riguarda tutto il resto: è giusto spendere in cibo tanto quanto, se non di più del prezzo del biglietto? Evidentemente, in Italia è possibile, e finché ci sarà chi è disposto a spenderli quei soldi, sarà difficile vedere una diminuzione dei prezzi. Sorge allora spontanea una domanda: ma se davvero, nell’era del download, il pubblico diserta le sale, sarà possibile arrestarne l’emorragia con dei prezzi così? A voi la risposta...


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