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L'eterno splendore di una mente complicata

Il suo ultimo film arriva finalmente nei cinema, ma Woody Allen sembra ne abbia avuto abbastanza dell'Europa. È già tornato nella sua New York a fare quello che sa far meglio: distruggere i rapporti umani sullo schermo.

Woody Allen Vicky Cristina Barcelona

17.10.2008 - Autore: Pierpaolo Festa
Anni fa alcuni lo hanno eletto come uno dei 100 personaggi più sexy di Hollywood, per altri invece è soltanto un tipetto basso e occhialuto molto timido, ma anche logorroico. Che la pensiate come i primi o come gli altri, ci troviamo comunque davanti una mente geniale, quella di Woody Allen.
 
È dal 1969 che i suoi film costituiscono un vero appuntamento cinematografico annuale. E per questo è considerato uno dei registi americani più prolifici dei nostri tempi… il suo segreto? Immaginatelo seduto al bar, mentre sorseggia il suo drink. D’un tratto ecco la lampadina nella sua mente che s’illumina e gli mostra un’idea chiara. Lui la annota, scrivendo qualche riga su un tovagliolo… e poi lo ripone in un cassetto. A volte passano diversi anni prima che quel cassetto venga riaperto, ma quando questo succede, Woody ritrova quegli appunti e trova anche la voglia di metterli su pellicola.

Quello che gli serve è anche una musa cinematografica che lo ispiri in fase di scrittura. Un tempo è stata Diane Keaton, poi l’ex moglie Mia Farrow (diventata uno dei suoi più grandi nemici) e adesso la giovanissima Scarlett Johansson, al suo terzo film col regista. “Scarlett è stato un vero incidente – ha raccontato il regista - Avevo scritto quel ruolo di Match Point per Kate Winslet. Poi poco prima dell’inizio delle riprese, lei ha mollato il film perché voleva passare del tempo col suo bambino. Non conoscevo Scarlett per niente e ho pensato che fosse troppo giovane per quel ruolo. Aveva solo 19 anni. Per motivi di tempo, sono stato costretto ad ingaggiarla, ma credevo che non avrebbe rispecchiato quel personaggio. Sono rimasto impressionato dal suo talento, è in grado di fare qualsiasi cosa. Sono molto felice di lavorare con lei. Ogni volta che ho un ruolo interessante che le si addice, la chiamo immediatamente sperando che mi dica di sì. È la stessa cosa che mi è capitata con Diane Keaton”.
 
Nei panni di attore, lo abbiamo sempre visto come un newyorchese doc. e costantemente nevrotico. Adesso preferisce sempre di più rimanere dietro la macchina da presa, per raccontare quello che gli riesce meglio… il fallimento delle relazioni tra uomo e donna: “Non ho alcuna risposta su come mantenere i rapporti. Ho una visione totalmente pessimistica dei rapporti. Ne parli con gli amici, li pianifichi, vai in analisi, vedi consulenti matrimoniali… ma alla fine la fortuna si esaurisce. Si tratta solo di fortuna e le possibilità sono molto poche. Sono certo che comunque può anche funzionare, perché siamo tantissimi nel mondo e di certo alcune persone hanno la dea bendata dalla loro”.
 
Oggi, il suo nuovo film “Vicky Cristina Barcelona” arriva finalmente nelle sale italiane. Anche questa volta Allen descrive il mondo femminile, dando vita a ben tre personaggi interpretati da donne: “La cosa interessante è che quando ho cominciato a lavorare, non riuscivo a scrivere di donne. Nei miei primi film lo si può vedere benissimo. Quando ho recitato in Provaci ancora Sam, ho cominciato a frequentare Diane Keaton e siamo finiti a vivere insieme e ci siamo avvicinati tantissimo. Attraverso una specie di osmosi socratica ho cominciato a scrivere per le donne. Prima per Diane e poi per tutte le altre. Sempre di più, finche ho fatto solo quello. Io adoro le donne e mi piace stare in loro compagnia.Ci sono tantissime attrici di talento che aspettano l’occasione giusta, per questo è più facile per me scrivere per le donne”.
 
Dopo essersi trasferito a Londra ed aver realizzato quattro film in Europa, Woody Allen è tornato a New York, il suo vero grande amore, dove ha subito girato un nuovo film: “S’intitola Whatever Works ed è una commedia leggermente diversa da queste ultime. Si tratta comunque di una commedia romantica, ma questa volta ci sarà ancora più humour nero”. L’appuntamento cinematografico annuale con Woody Allen continua: “Sapete, fare film non è poi questa grande cosa impossibile – dice sempre il regista – Non è che stia cercando di ottenere l’immortalità attraverso il mio lavoro. Quella la voglio raggiungere semplicemente non morendo! Non ho mai creduto nell’aldilà, anche se mi porto sempre dietro un paio di mutande di ricambio… non si sa mai…
 
Vi ricordiamo che “Vicky Cristina Barcelona” esce oggi in tutti i cinema italiani distribuito da Medusa