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Letargo Televisivo

Da venerdì 11 a giovedì 17 le palle degli occhi di almeno 18 milioni di italiani si sono mediamente addormentate davanti al teleschermo nel corso della prima serata.

Letargo Tv

21.07.2003 - Autore: Paolo Mastazza
Siamo in estate, d'accordo. Un caldo impossibile pervade le giornate di milioni di italiani, e con il termometro che sale vertiginosamente cresce al tempo stesso la voglia di vacanze, di sole, di mare, di vita all'aria aperta. Insomma, siamo tutti pronti, nel corpo o nell'anima, ad andare altrove. Così sembrerebbe. E di questo sembrano profondamente convinti i direttori di rete della gran parte delle emittenti televisive del Bel Paese. Estate uguale letargo. Punto e a capo.   Poche novità, molte repliche, filmettini d'archivio e qualche spettacolo, possibilmente a taglio musical-canoro infarcito di ballerine e di belle modelle in costume da bagno ed il gioco è fatto. Una formuletta comoda, comoda per accompagnare nei torridi mesi di luglio e di agosto i calmi pomeriggi e le quiete serate dei nostri concittadini.   Peccato che forse, i direttori di RAI, Mediaset & Co, fingano di non accorgersi che nonostante tutto milioni di italiani sono invece a casa e, volenti o nolenti sono costretti a mangiare quello che passa il convento. Per non parlare della quasi inutilità del girare il telecomando, in questi ultimi giorni di attesa prima del lancio di SKY, su Telepiù e Stream che ormai da mesi mettono in onda più o meno la stessa roba. Unica eccezione, nel suo piccolo, La7, che ha colto al volo l'occasione estiva per piazzare una novità di grande pregio come Star Trek Enterprise. Ma è poca cosa rispetto al resto dei palinsesti.   Per capire quanto l'assuno "estate uguale letargo" sia scorretta, basta dare un'occhiata ai dati dell'ultima settimana rilevati dall'Auditel per rendersene conto. Da venerdì 11 a giovedì 17 le palle degli occhi di almeno 18 milioni di italiani si sono mediamente addormentate davanti al teleschermo nel corso della prima serata. In inverno certamente sono molti di più, per carità. E poi il sabato e la domenica mancano al conto altri 3, 4 milioni di telespettatori. Ma insomma, tra diciotto milioni e zero ci dovrà pur essere una differenza. O sbaglio ?   Invece fingono di non accorgersene. O forse sono i centri media e gli investitori pubblicitari, che tagliano i budget televisivi per concentrarli nell'outdoor o su altri media (non Internet naturalmente, ma questo è un altro discorso). Ma, investitori a parte, queste grandi emittenti che macinano milioni di euro al giorno durante il resto dell'anno grazie all'attenzione di quegli stessi telespettatori costretti invece alla noia d'estate, non potrebbero magari solo per "gratitudine" offrire qualcosa di meglio , qualcosa di più interessante ?  
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