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L'esorcismo di Casey Beldon

Lo sceneggiatore de "Il cavaliere oscuro", David S. Goyer firma la regia del terrificante "Il mai nato". Storia che affonda le radici negli esperimenti fatti dai nazisti e nelle anime dannate. Dal 27 febbraio nei cinema.

L'esorcismo di Casey Beldon

25.02.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Per la Platinum Dunes, casa di produzione di Michael Bay e soci, “Il mai nato”, rappresenta un’esperienza nuova. Super specializzati in remake e rifacimenti, vedi “Non aprite quella porta” e “Venerdì 13”, questa volta siamo in un horror/thriller che si rifà a pellicole come “Rosemary’s Baby” e “L’Esorcista”. Per stessa ammissione di Goyer: “E’ la parte realistica di questi classici a terrorizzarmi, ed è questa componente che ho riprodotto nel nostro film”.

Casey Beldon (Odette Yustman, “Cloverfield”) è una ragazza che odia sua madre per averla abbandonata da bambina. Ma quando la sua esistenza comincia ad essere tormentata da incubi e da un fantasma che la perseguita, inizia a comprendere il perché di quell’abbandono. Grazie all’aiuto del rabbino Sendak (Gary Oldman) e del fidanzato Mark (Cam Gigandet, il vampiro James di “Twilight”), Casey scopre che la fonte della maledizione ricaduta sulla sua famiglia va ricercata negli esperimenti che durante il nazismo il sadico ricercatore Dr. Josef Mengele faceva sui gemelli. Quelle terrificanti torture hanno reso i deceduti delle anime dannate, così intrise di male che è stato negato loro l’accesso al Paradiso. Pertanto sono costretti ad aggirarsi senza sosta al confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti, alla ricerca di un nuovo corpo in cui insediarsi. Il mai nato di cui si parla è il gemello di Casey. Vittima della maledizione, la ragazza ha come unica possibilità di sopravvivenza quella di riuscire a chiudere la porta spalancata dal suo condannato fratello a cui è stato impedito di nascere.

Cast grandioso per questo horror davvero impressionante e originale su cui svetta Gary Oldman. “L’ho conosciuto grazie alla mia collaborazione con Christopher Nolan – ha detto Goyer – Gli ho inviato la sceneggiatura e Gary ha accettato. Per me è stata la realizzazione di un sogno. E’ uno dei miei cinque attori preferiti di tutti i tempi”.