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L'equipaggio dell'Enterprise: Sulu e Chekov

Vi presentiamo John Cho e Anton Yelchin, due delle giovani reclute che J.J. Abrams ha arruolato sul ponte dell'Enterprise.

Sulu Chekov

07.05.2009 - Autore: Andrea D'Addio
Come ha ben ricordato Chris Pine durante la conferenza di presentazione del nuovo “Star Trek” a Berlino: “Tutti i film di Star Trek sono pieni di umanità e pace, al di là degli scontri con gli altri pianeti. Nel ponte della navicella spaziale, infatti, accanto agli americani sono seduti russi e cinesi. E’ così dagli anni 60, dai tempi di guerra fredda e della diffidenza”. Il multiculturalismo è quindi alla base di questa serie. Lo straordinario autore della serie, Gene Roddenberry sognava un mondo dove non esistessero le diversità nazionali e razziali che caratterizzavano gli anni della guerra fredda e su questo desiderio compose l'equipaggio dell'Enterprise.



Una considerazione ben tenuta a mente dal regista  JJ Abrams che ha così voluto nel cast attori realmente legati all’etnia del loro personaggio. E’ da queste premesse, nonché dal loro talento, che nascono le scelte di John Cho e Anton Yelchin. Nazionalità americana per entrambi, ma genitori rispettivamente coreani e russi. Ad unirli, oltre all’esperienza sull’Enterprise, c’è un dato curioso: entrambi sono arrivati negli States quando avevano sei anni.



John Cho è il timoniere Hikaru Sulu. La sua popolarità deriva dalla lunga collaborazione con i fratelli Paul e Chris Weitz. Da una particina in “American Pie” (di cui i Weitz furono i registi), fino al bel “American Dreamz”, passando per la serie tv “Off Centre” (sempre creata dai due fratelli newyorkesi) e per un film tanto demenziale, quanto generoso al botteghino come “American Trip” (in questo caso con i Weitz produttori). Non sono molti gli attori di origine asiatica capaci di farsi riconoscere negli States, John Cho è forse l’unico ad esserci riuscito con una serie di pellicole comiche. Lui, laureato in letteratura inglese, non ha solo la passione per il cinema. Da anni canta nella band rock “Left of Zed” e da qualche mese è diventato papà. Saprà l’Enterprise e il personaggio per anni interpretato da George Takei portare ancora più in là i suoi successi?



Anton Yelchin è senza dubbio uno dei migliori attori intorno ai vent’anni. Basterebbe vedere “Charlie Bartlett” per rendersene conto, ma se così non è possibile, allora basterà riportare i tanti apprezzamenti ricevuti in ormai quasi dieci anni di carriera. Nonostante Anton sia nato solo nel 1989 a soli undici anni, cinque anni dopo l’arrivo negli States, strappava il primo ruolo. Una particina in “A Time for Dancing”. L’anno dopo la consacrazione con “Cuori in Atlantide” accanto a Anthony Hopkins. Sono tanti i bambini prodigio che poi si perdono, lui non è fra quelli. Sarà che i genitori erano abituati alla fama, entrambi furono celebri pattinatori su ghiaccio conosciuti in tutta la Russia. Emigrarono negli Usa per diventare insegnati e lì hanno cresciuto Anton. Suonatore di piano e chitarra, amante degli scacchi. Il talento di Anton si riversa in tante arti. Dopo “Alpha Dog”, la sua carriera ha preso una nuova strada: la fantascienza. Oltre a “Star Trek” c’è infatti l’atteso ruolo in “Terminator Salvation”. Sarà il giovane Kyle Reese, il padre di quel Connor destinato a salvare l’umanità.