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Legion: intervista a Paul Bettany

Film.it vi offre una bella chiacchierata in esclusiva con l'attore inglese che presto ritroverete sullo schermo nei panni dell'unico angelo che si ribella a Dio e tenta di salvare l'umanità dall'apocalisse.

Legion - Paul Bettany

09.03.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
A giudicare dalla locandina ufficiale del film, ci aspettavamo di parlare con un tipo davvero tosto e di poche parole. In realtà, quando lo chiamiamo nella sua casa di New York, Paul Bettany è molto più che disponibile, anzi è proprio adorabile.  Ci accoglie subito sfoderando quel poco di italiano che conosce: “Hey come stai? Tutto bene?”. E poi ci rivela: “Non sono affatto bravo con l’italiano. Mia moglie Jennifer (Connelly, N.d.r.), lei sì che lo parla molto bene. Io direi che oltre ‘Guido la macchina’ non conosco altro!”. E, a proposito dell’Italia, l’attore continua a parlare con passione: “Veniamo spessissimo. Quando lascerò gli USA mi piacerebbe avere una casa da qualche parte nella costiera amalfitana. Perché, come dico sempre: Dio ci ha messo cinque giorni solo per creare l’Italia. Poi negli altri due giorni ha creato in fretta e furia il resto del mondo”.

Paul Bettany con la moglie Jennifer Connelly e il figlio Stellan

In “Legion”, il nuovo action apocalittico diretto dall’esordiente Scott Stewart, Bettany interpreta l’Arcangelo Michele. Colui che si ribella al Creatore nel giorno in cui è prevista la fine del mondo. Prima di leggere il resto dell'intervista vi ricordiamo che cliccando qui, potrete dare un'occhiata al nostro Speciale Legion e a tutte le foto, i trailer e gli articoli sul film.

Si trattava certamente di una pellicola abbastanza rischiosa per essere presa sul serio. Cosa ti ha convinto ad accettare il progetto?
Sono subito rimasto colpito dal copione. Questo è il genere di film con cui sono cresciuto e che ho sempre amato. Io e il regista siamo grandi fan di quegli horror degli ’80.  E poi lo stile di Scott mi ha colpito immediatamente! Non mi riferisco soltanto al suo entusiasmo… ma proprio al suo look. Quando l’ho incontrato, ero totalmente conquistato dalle sue scarpe bizzarre!

Paul Bettany in una scena di Legion

Hai nominato i film horror anni ’80, ma il personaggio di Michele ricorda a tratti anche alcuni celebri ruoli di Schwarzenegger. Su tutti quello di “Terminator”…
Certo, il paragone è azzeccato. Ma ho pensato anche ai cult di John Carpenter. Una cosa alla “Distretto 13 – Le brigate della morte”. E naturalmente – ma qui siamo negli anni ’70 – mi ha anche ricordato anche “Zombi” di Romero, un film in cui i protagonisti sono intrappolati in un supermercato. La cosa speciale di “Legion” è che si tratta di un film in cui i personaggi sono sotto assedio per tutta la durata. Eppure riusciamo a conoscerli fino in fondo: c’è una dimensione intima nella storia, nonostante sia piena di azione. E poi vorrei anche dire che girare un film in un’unica location aiuta sempre a tenere il budget basso!

Parlaci di questa figura di eroe a petto nudo muscoloso e armato fino ai denti. Cosa pensi quando ti rivedi nei poster del film?
Mi sento totalmente in imbarazzo! Immaginatemi quando porto i bambini a scuola a New York, davanti agli altri genitori e ci sono questi poster là fuori! Per il resto direi che avere a che fare con l’azione è una cosa spassosa. Mi sono divertito tanto a penzolare dai cavi di metallo ed a sparare con tutte quelle armi. Un sano divertimento!

Paul Bettany è Charles Darwin in Creation

In passato hai lavorato anche con la Royal Shakespeare Company, eppure hai dichiarato che un film come “Legion” è proprio la ragione per cui hai voluto intraprendere la carriera d’attore...
Sapete, recentemente ho girato un film chiamato “Creation” (ancora inedito in Italia) in cui interpreto Charles Darwin. Ho adorato fare quel film, ma la verità è che quando ero bambino e giocavo in giardino… non è che facessi finta di essere il padre dell’evoluzione umana, andavo sempre in giro a sparare ai mostri! Anche lì in un certo senso recitavo. Trent’anni dopo eccomi sul set di “Legion”, pronto a soddisfare ufficialmente quei sogni primordiali.

Al cinema abbiamo visto l’Arcangelo Michele in altre pellicole. Su tutte ricordiamo l’inedita ed irresistibile versione di John Travolta, grasso e fumatore e con la passione per la danza in “Michael”…
Vi confesso che non ne sapevo nulla di quel film. Questa è una cosa che ho saputo dai giornalisti. Non ho ancora  visto la pellicola…

Ok, raccontaci allora come hai approfondito il ruolo dell’angelo ribelle…
La cosa è semplice: non potevo conoscere un vero angelo! Quindi sono andato nei musei a guardare i dipinti. Sono sempre muscolosi e sempre armati: li dipingono con spade e lance. Ovviamente ho fatto tanta palestra. Eppure non riuscivo ad identificarmi con la figura dell’angelo. Ho capito, invece, che Michele poteva benissimo essere come un soldato. Per questo ho guardato tanti film di guerra: se tralasciamo tutta questa cosa degli angeli e di Dio, è possibile pensare al mio personaggio come a quello di un soldato che si rifiuta di massacrare un villaggio e quindi si ribella agli ordini.

Kevin Durand è l'Arcangelo Gabriele in Legion

Nel film la tua nemesi è l’Arcangelo Gabriele interpretato da Kevin Durand. Una sequenza in particolare vi vede scontrarvi all’ultimo sangue. Come è andata sul set?
Benissimo. All’inizio abbiamo provato tanto quella scena. Dovevamo girarla in sei giorni, ma alla fine ne sono rimasti solo quattro. Ho sempre visto Kevin come un gigante gentile. Era difficile immaginarlo aggressivo. Eppure siamo riusciti a far finta di picchiarci!

Subito dopo “Legion” sei tornato con Scott Stewart a lavorare su “Priest”. Come è andata questa volta?
Ritrovarlo è stata una bella cosa. E questa volta avevamo un budget tre volte più grande. Mi piace dire che “Legion” è un film sul perdono ed è un horror movie da popcorn. “Priest”, invece, parla di vendetta: è sempre un film da pop corn, ma molto più grande.

Paul Bettany sul set di Priest

Ed è tratto da una graphic novel: sei un appassionato di fumetti?
Mi piacciono, ma non mi definirei un appassionato. Capisco però che attualmente fumetti e graphic novel sono la nuova gallina dalle uova d’oro di Hollywood. E “Priest” non è l’unico film tratto dai fumetti a cui abbia lavorato. La prossima settimana tornerò in studio di registrazione per un’ultima sessione vocale su “Iron Man 2”, dove presto ancora la voce a Jarvis, il software che parla con Tony Stark.

Hai avuto modo di vedere il film?
Ho visto soltanto alcune sequenze… e posso dirvi che è più divertente del primo episodio.

Heath Ledger e Paul Bettany in una scena de Il destino di un cavaliere

Prima dicevi che guardi tanti film. Hai il tempo di andare al cinema?
Vediamo, di sicuro non sono una delle sette persone del pianeta che non ha visto “Avatar”! Sì, il film di Cameron è stata l’ultima cosa che ho visto. Qualche mese fa ho portato mio figlio a vedere “Fantastic Mr.Fox”: quello è stato il mio film preferito del 2009. Davvero fantastico.

E che ci dici dei tuoi film: ti capita di riguardarti sullo schermo?
Certamente, e cerco sempre di resistere a non essere critico con me stesso. Ma non ci riesco, non faccio a meno di trovare i miei difetti. Ma non è sempre così. A volte non rivedo i miei film per anni: l’ultima volta che ho visto “Master and Commander” è stata alla première.


L’appuntamento nelle sale con “Legion” è fissato per il 12 marzo. Il film è distribuito dalla Sony Pictures