“Non mi piacciono i personaggi simpatici e sorridenti. Preferisco le storie oscure e quindi non credo che mi vedrete mai in una commedia romantica”: parola di Noomi Rapace, ex Lisbeth Salander nella trilogia originale tratta dalla saga Millennium di Stieg Larsson. Una serie – nata in TV e poi distribuita al cinema in tutto il mondo montata in tre film – che le ha aperto le porte di Hollywood, dove ha già lavorato a Sherlock Holmes: Gioco di ombre, ma soprattutto a Prometheus, prequel di Alien diretto da Ridley Scott che presto arriverà anche in Italia (il 14 settembre).
Sulla cresta dell'onda dei successi americani dell'attrice, esce Babycall, horror norvegese diretto da Pål Sletaune e uscito in patria poco prima di Sherlock Holmes. Da noi arriva con un po' di ritardo il 24 agosto, ma era stato presentato in Italia durante lo scorso Festival di Roma.
Babycall è la storia di Anna, una madre single che si trasferisce con il figlio nei sobborghi di Oslo, per fuggire da un marito/padre violento. Un'esperienza che li ha segnati: entrambi hanno infatti difficoltà a fidarsi del prossimo e Anna segue il piccolo Anders ossessivamente, facendogli persino la posta fuori da scuola. Uno spiraglio arriva con l'ingresso nelle loro vite di Helge, un commesso che sembra tenerci davvero ad Anna e al bambino. Ma forse ci sono verità nascoste che nemmeno lui potrebbe comprendere fino in fondo...
La Rapace ha cavalcato il confine tra sanità e pazzia, tra realtà e finzione per calarsi completamente nel personaggio di Anna: “Non mi piace fingere, ho un figlio e so che essere madre è una cosa complicata. Anna ama il bambino ma inizia a fare una serie di errori e si ritrova da sola in una situazione difficile. Io ho cercato di mettermi nei suoi panni e per due mesi sono diventata lei”. Ne esce un horror atipico, lontano dalle atmosfere crepuscolari del genere classico: qui è tutto in piena luce, un lungo giorno polare dove anche le verità più spaventose non possono che venire a galla.
Babycall è distribuito in Italia da Nomad Film.


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Le verità nascoste di Noomi Rapace
Da Lisbeth Salander a mamma ossessiva nell'horror Babycall

20.08.2012 - Autore: Marco Triolo