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L'artigiano del "virtuale"

Una di quelle passioni che donano spirito di abnegazione e una volontà di ferro. Una droga buona che rapisce, asciugando le alternative. E' quella che scorreva nel sangue di Roberto Savarino, 28 anni, computer grafico di "Superquark", quando aveva già 14 anni e passava ore davanti al suo pc.

Superquark

14.03.2003 - Autore: Paola Marino
Una di quelle passioni che donano spirito di abnegazione e una volontà di ferro. Una droga buona che rapisce, asciugando le alternative. E quella che scorreva nel sangue di Roberto Savarino, 28 anni, computer grafico di \"Superquark\", quando aveva già 14 anni e passava ore davanti al suo pc per sperimentare. In Rai da quattro anni, Roberto fra intrattenimento, documentari e pubblicità, ha speso la sua creatività e grande professionalità affinando tecnica e trucchi di mestiere. Le scenografie virtuali sono ideate e realizzate da architetti e scenografi della Rai, in collaborazione con una ditta esterna. Roberto si occupa della ricostruzione in 3D di particolari inserti nei servizi e la creazione di affetti speciali da inserire nella ripresa in studio con Piero Angela.   Roberto, in cosa consiste il tuo ruolo?   R.S.: \"Costruisco, partendo da unidea iniziale, lintera grafica virtuale in tre dimensioni, che è poi lossatura della puntata. Plasmo la mia creazione attorno al discorso documentaristico. Piero Angela si muove sempre in uno studio completamente virtuale che costruisco io.\"   Come nasce lidea e il progetto definitivo, e in quanto tempo?   R.S.: \"Una sola puntata può richiedere anche un mese di lavoro. La mia creazione nasce solo dopo che la produzione mi ha comunicato in che direzione vuole andare: io ho il compito di capire come realizzarla. I programmisti registi avanzano le richieste, se ne discute e poi mi metto al lavoro facendo un piano, analizzando i possibili scogli da superare. A seconda del tempo che mi viene concesso, decido se scegliere la strada più breve o quella più sofisticata per realizzare il lavoro. In ogni caso è una grande catena: senza lidea, non possono esistere i testi, senza questi non può esistere la grafica e così via. Nessuno dei componenti la squadra di lavoro può proseguire senza che la tappa precedente sia completata.\"   Cosa ami e cosa odi del tuo lavoro?   R.S.: \"Amo vedere realizzato quello che avevo nei pensieri fino a poco prima. Quando lidea cè, esiste davanti a me. Odio, invece, dover rimettere mano anche dieci volte al lavoro fatto per rettificare il tiro o per un cambiamento improvviso.\"   Che rapporto hai con Piero Angela e che peso ha il suo giudizio?   R.S.: \"Piero Angela è un compagno di lavoro garbato, non capriccioso. Ma è molto meticoloso, tutto deve passare sotto il suo vaglio. Senza il suo sì non si procede. Angela scrive i suoi testi, supervisiona la grafica e il montato. Tutto di tutto. Il programma è suo.\"   Roberto, è questo quello che vuoi fare da grande o hai un sogno nel cassetto?   R.S.: \"La computer grafica è la mia vita, ma sogno di creare una mia società, in alternativa di migrare ad Hollywood per fare computer grafica nel cinema. Una strada, questultima, che credo resterà un sogno: non è facile farsi strada nellimpero del cinema americano. Ma, del resto, chi può dirlo..\"
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