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L'antidivo
Continua l'ascesa di Stefano Accorsi che, dopo aver interpretato i film della triade d'oro della rinascita del cinema italiano, Muccino-Moretti-Ozpetek, a gennaio sarà protagonista del "Casanova" di Giacomo Battiato su Canale 5, un film in due puntate girato tra Parigi, Roma e Venezia.

11.04.2002 - Autore: Adele de Gennaro
Continua inarrestabile lascesa di Stefano Accorsi che dopo aver interpretato i film della triade doro della rinascita del cinema italiano, Muccino-Moretti-Ozpetek, a gennaio sarà protagonista del Casanova di Giacomo Battiato su Canale 5, un film in due puntate girato tra Parigi, Roma e Venezia. Il suo interesse principale resta comunque il cinema: appena tornato nelle sale come protagonista di Santa Maradona, una divertente commedia dallesordiente Marco Ponti sulla generazione dei trentenni, adesso sta girando con Laura Morante il nuovo film di Michele Placido dal titolo provvisorio La mezza estate. In ogni caso Accorsi non sembra affatto essersi montato la testa. Avrà anche rifiutato di girare per la tv una nuova fiction su I promessi sposi ma in compenso ha dato fiducia ad un regista esordiente. Un rischio o una scelta calcolata? Ne abbiamo parlato con lattore bolognese alla vigilia delluscita del film di Ponti.
In Santa Maradona interpreti un trentenne in crisi - squattrinato, disoccupato e con problemi sentimentali mentre a gennaio ti vedremo su Canale 5 in Casanova, una fiction in due puntate per la regia di Giacomo Battiato dove, al contrario, incarnerai il seduttore per antonomasia. Come nascono le tue scelte al cinema e in tv? E soprattutto quale mezzo espressivo prediligi?
S.A.: \"Le mie scelte dipendono unicamente dal regista, se lo stimo e se mi piacciono i suoi lavori, o anche per limpressione che mi fa, proprio come nel caso di Marco Ponti che è un esordiente. Non cè alcuna differenza. Ho avuto la fortuna di fare tre cose per la televisione che sono state Più leggero non basta, con una regista peraltro di cinema come Betta Lodoli, Come quando fuori piove di Mario Monicelli e ora anche il Casanova diretto da un regista come Giacomo Battiato che ha fatto sia cinema che televisione, ma girando in pellicola e cercando di fare una cosa fatta bene. Ecco, non mi pongo mai il problema se devo lavorare per la televisione o per il cinema, semmai cerco un bel film, anzi in questo caso sono due visto che si tratta di due episodi.\"
Non potrai negare però che finora le proposte più interessanti ti sono state offerte dal cinema: è qui che hai avuto le tue occasioni migliori. In generale qual è il tuo approccio ai ruoli per la fiction?
S.A.: \"E chiaro che stilisticamente la televisione è un po più stretta del cinema, ma non è un problema reale. Anche in Casanova si cercava di dare sempre il massimo in ogni scena: le emozioni, i rapporti, anche lambiguità di un personaggio, il lato più oscuro, si cercava di darlo al massimo anche senza pudore. In questo caso a me non piace pensare ad una differenza. La vera differenza fra cinema e tv è che la televisione propone sempre una schematizzazione, il bene da una parte e il male dallaltra, mentre nel cinema le figure sono più complesse. Allora, se così fosse, farei solo cinema, ma nel momento in cui un progetto televisivo diventa un film dodecafonico dove ogni personaggio ha un suo punto di vista sul mondo, nel quale poi la gente si può identificare, allora va bene. Certo non è detto che tutti si possano identificare in Casanova, a qualcuno sarà simpatico, ad altri meno, il pubblico potrà avere reazioni diverse. Insomma, è quando un personaggio viene mostrato con tutti i suoi lati positivi e negativi che diventa interessante ed è questo lunico modo di lavorare che conosco. Ecco perché dico no alla schematizzazione, perché è la morte sia del cinema che della televisione. Personalmente io non sopporto quando vedo delle cose in tv e mi sento trattato come un bambino di sei anni!\"
Quali sono invece i programmi televisivi che preferisci guardare?
S.A.: \"Fiction ne guardo pochissima, anche perché lavorando a volte di giorno a volte di notte non riesco ad avere appuntamenti fissi con la tv. Quando posso guardo Michele Santoro, trovo che \"Blob\" rimanga uno dei programmi più belli della televisione, vedo anche Primo piano e ricordo che mi piacevano tantissimo Ciprì e Maresco quando lavoravano in tv. Cosaltro, vediamo..Chiambretti mi fa ridere, così come mi diverte moltissimo Corrado Guzzanti, che trovo sia uno dei geni televisivi più assoluti che abbiamo in Italia, inoltre mi piaceva qualche anno fa Mai dire gol quando cera ancora Teocoli.\"
Nel tuo ultimo film, Santa Maradona, ti vediamo recitare con Libero De Rienzo, un bravissimo attore di estrazione teatrale. Qual è il tuo rapporto con il palcoscenico?
S.A.: \"Per il momento non ho nessun progetto in questo senso. Mi piacerebbe fare teatro, ma oggi come oggi, a parte il fatto che il cinema è più remunerativo rispetto al teatro, è più facile lavorare con un regista esordiente in un film che con un giovane regista a teatro. Facendo un film con un regista esordiente si può avere lo stesso una buona visibilità, la gente decide se andare a vederlo o meno. Lavorare in teatro con un giovane regista molto spesso vuol dire non fare una buona tournée, o addirittura forse non farla. E poi lavorare in uno spazio teatrale è unoperazione molto più complessa, oggi andrebbe pianificata nel giro di 7-8 mesi o un anno, mentre nel film io arrivo in una fase in cui è già stato scritto, nel giro di pochi mesi si gira e per me è tutto finito, posso dedicarmi ad altro.\"
Sarà una coincidenza, ma dopo Lultimo bacio di Gabriele Muccino anche in Santa Maradona interpreti un altro trentenne in fuga dalle responsabilità, seppur in modo diverso. Nonostante Andrea sia perennemente squattrinato, quando gli si presenta la buona occasione dopo tanti colloqui di lavoro fallimentari rifiuta lassunzione per non cambiare città. Non temi di restare ingabbiato nel ruolo delleterno Peter Pan?
S.A.: \"No, non ho assolutamente questo timore anche perché finora ho fatto film diversissimi e anche adesso scelgo sempre ruoli molto diversi: a gennaio sarà il giovane Casanova per la tv, ora sono in Santa Maradona di Marco Ponti e poi uscirà il film di Michele Placido La mezza estate sulla storia damore fra la Sibilla Aleramo e Dino Campana. Ma in fondo anche i personaggi di Muccino e di Ponti sono molto diversi: in Santa Maradona\" mi piaceva molto il fatto di mettere in ridicolo latteggiamento di certi potenziali datori di lavoro che trattano le persone di fronte come emeriti coglioni..\"