L'altra faccia di Ciompi

Citando Andrea Gherardi, il personaggio che interpreti in \"Vivere\", hai detto di avere in comune con lui il cinismo, la competitività, lo stile. Coshai in comune con Luca Biagi?   L.C.: \"Puntualizzo che non ho in comune il cinismo con Andrea Gherardi, ma sicuramente interpretare il suo personaggio per tre anni di seguito mi ha fatto conoscere un coté cinico che prima non pensavo di avere. A Luca Biagi sto cercando di insegnare ad essere simile a me, sto adattandolo al modo di essere di Lorenzo Ciompi che è un uomo determinato quando ha le idee chiare, ma anche indeciso, goloso di dolci, innamorato della vita, che non ama giocare con le persone e odia linsolenza, lignoranza e la volgarità.\"   E al cinema non ci pensi?   L.C.: \"Penso che la fiction sia un po come fare cinema in televisione, anche per il modo in cui si gira. Incantesimo è un ottima produzione, qualitativamente elegante e, allo stato attuale, sono molto soddisfatto del mio lavoro. Il cinema propriamente detto è una grande seduzione, mi lusinga ma il narcisismo ci porta spesso a scegliere prodotti dove più gente ti guarda, dove hai la possibilità di farti conoscere: sette, otto milioni di telespettatori è più appagante dellidea di fare cinema. Devo ammettere che, però, la qualità del cinema oggi è tornata ad avere dei buoni livelli. Dipende sempre dal tipo di cinema, come dal tipo di fiction. Ci sono dei film che non farei mai, così come delle fiction. Chissà\"   Vieni da una lunga esperienza teatrale. Il teatro lhai accantonato?   L.C.: \"No assolutamente. E la mia prima passione e mi piacerebbe molto ricominciare a farlo con la consapevolezza che bisogna dedicargli molto tempo. Purtroppo in questo momento non ne ho. Ma il palcoscenico è un luogo dove se posso tornerò presto.\"