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La scienza e i misteri

La scienza e i misteri

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14.03.2003 - Autore: Francesca Quattrocchi
Era il 1980 quando Quark apparve per la prima volta sui nostri teleschermi. Con questo programma Piero Angela mise a disposizione del pubblico televisivo le scoperte e le conoscenze scientifiche e fantascientifiche, della terra e del cosmo, della medicina e della storia. Il linguaggio curato, le riprese spettacolari, le spiegazioni degli specialisti hanno fatto di Quark il programma culto della divulgazione scientifica in tv. Nel corso degli anni non ha mai smesso di affascinare fasce di pubblico sempre più vaste, trasformando e aggiornando di continuo gli argomenti e le formule della trasmissione. Così ci sono stati viaggi al centro della terra, nel corpo umano, tra le stelle e i pianeti, cè stato un Quark Economia e un Quark Europa, indagini sulla parapsicologia e incursioni nelle vite dei personaggi che hanno fatto la storia dellumanità. Superquark è lultimo nato, va in onda in prima serata su Raiuno ed è arricchito di rubriche interessanti e curiose sulle professioni, sulla musica, sulla sessualità, sui libri, sulla cucina. Insomma, tutta la scienza e la cultura che passano dai racconti di Angela divengono patrimonio comune, persino lAria per la quarta corda di Johann Sebastian Bach: forse non tutti sanno che si chiama così, ma la sigla che da ventanni accompagna le avventure di Quark è certamente il motivo musicale più famoso della nostra tv. Tale padre, tale figlio, verrebbe da dire seguendo Alberto Angela nelle sue trasmissioni di divulgazione scientifica e, soprattutto, archeologica. Paleontologo di formazione, infatti, il giovane Angela ci ha regalato avventure, esplorazioni, scoperte di popoli sconosciuti nel suo televisivo Passaggio a Nord Ovest. E il viaggio alla ricerca della conoscenza è anche il tema del suo ultimo programma che, non a caso, si intitola Ulisse: il piacere della scoperta. Le telecamere del programma, che va in onda su RaiTre il sabato sera, ci hanno guidato tra i dipinti più antichi del mondo, nella preistoria e nella vita delluomo di Neanderthal, tra le perle, i gioielli e i diamanti più preziosi del mondo. Riprese eccezionali, documentari inediti, viaggi fantastici hanno fatto anche il successo della Macchina del tempo, battezzata nel 1997 da Alessandro Cecchi Paone. Lautore, che è anche lideatore e il conduttore del programma (in onda il mercoledì sera su Rete4), ha messo nella ricetta di base tutti gli ingredienti della sua passione per la natura. Indimenticabili le immagini sui leoni, sulle giraffe, sugli elefanti che popolano il continente africano. Spettacolari i documentari sul continente scomparso di Atlantide, sulloltretomba secondo gli egizi e su quanto cè di vero o di fantastico nelle leggende di mostri come Loch Ness. Una sottile linea immaginaria divide la scienza dalla fantascienza in Stargate: linea di confine (la domenica sera su Tmc). Anche qui fatti di storia antica e ritrovamenti archeologici, luoghi sconosciuti e continenti scomparsi, coincidenze astronomiche ed eventi misteriosi. Una trasmissione condotta da Roberto Giacobbo che, in più, ci regala anche qualche incursione nellattualità. Ma il pezzo forte resta sempre lantico Egitto: la sfinge, i faraoni, le piramidi, non smettono mai di suscitare mistero e curiosità.  
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