NOTIZIE

La première londinese di Harry Potter

Incontro con il cast de I doni della morte 2

Harry Potter e i doni della morte parte 2 - Rupert Grint, Emma Watson, Daniel Radcliffe

09.07.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
Mancano una manciata di giorni all’uscita di Harry Potter e i doni della morte – Parte 2, il gran finale della saga cinematografica tratta da J.K. Rowling che da noi sarà distribuito dalla Warner Bros. con due giorni di anticipo, a partire dal 13 luglio.

Nel frattempo Londra è invasa da migliaia di fan arrivati da ogni dove pur di vedere le star del film sul red carpet di Trafalgar Square, un’ultima volta. E per i venti attori che incontriamo nella City in occasione dell’anteprima del film, si tratta più che di promozione: loro sono ormai una famiglia e, adesso, dopo dieci anni, il loro legame si scioglierà almeno sul piano professionale: “E’ una cosa che abbiamo condiviso insieme – afferma il regista David Yates – Mi sento orgoglioso e mi auguro che l’eredità cinematografica di Harry Potter durerà per tanti anni”.

 “E’ ormai un anno che abbiamo finito di girare l’ultimo capitolo e non ho ancora capito cosa sta succedendo, devo ancora realizzare che la saga si è conclusa – dichiara Rupert Grint – Ron Weasley è stato una parte costante della mia vita, adesso improvvisamente non potrò più interpretare quel ruolo. Ron è stato sempre un tipo complicato, ed è proprio negli ultimi due film che il personaggio è diventato una sfida interessante per me: nella prima parte de I doni della morte eccolo insicuro, paranoico e geloso. Adesso eccolo più coraggioso che mai”.

“Il ricordo più bello – confessa Emma Watson – è quello del lavoro svolto insieme a Helena Bonham Carter: abbiamo passato tanto tempo insieme sul set di quest’ultimo film, dal momento che in una sequenza il mio personaggio assume le sembianze della sua Bellatrix Lestrange”.

A quel punto è Lord Voldemort in persona, Ralph Fiennes, a prendere la parola: “I più piccoli non mi riconoscono quando mi incontrano per strada, perché a differenza del mio personaggio io tendo ad avere il naso e a tenermi un po’ di capelli. Però vi confesso che l’altro giorno mi è arrivata una lettera scritta da un uomo che diceva di essere disturbato dal narcisismo di Voldemort! Sono felice di essermi affidato a un ottimo regista per creare questo cattivo: Voldemort ha bisogno di un po’ di teatralità, ma devo dire che lavorare con David Yates mi ha aiutato a non strafare troppo. Le persone dicono che sono davvero spaventoso, sono felice di questo perché è proprio così che dovrebbe essere”.
 

FILM E PERSONE