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La nostalgia colpisce ancora, in arrivo il remake di Senti chi parla

Il regista di Un testimone in affitto riporterà in vita la saga per il 21° Secolo

Senti chi parla

09.07.2019 - Autore: Marco Triolo
Screen Gems, sussidiaria di Sony Pictures, ha messo in cantiere un reboot di Senti chi parla, il successo del 1989 interpretato da Kirstie Alley e John Travolta. Il remake sarà scritto e diretto da Jeremy Garelick, regista di Un testimone in affitto.
 
“Quello che mi entusiasma del progetto è che, avendo quattro figli, inclusi due gemelli, questo è un film che possono vedere e con cui possiamo condividere alcune delle esperienze che io e mia moglie abbiamo avuto”, ha dichiarato il regista. “Come ad esempio capire come crescere dei figli, con tutti gli errori del caso. Aggiungete le voci legate alle espressioni facciali e sembra un'idea davvero divertente. Tutti possono ritrovarsi nei bambini. L'originale era un grande film, Travolta e Kirstie Alley avevano grande alchimia e Amy Heckerling aveva scritto una grande sceneggiatura. Stiamo cercando di capire quale sarà la storia di questa versione moderna del film”.
 
 
L'originale Senti chi parla, uscito nel 1989, era scritto e diretto da Amy Heckerling, autrice di Fuori di testa e Ragazze a Beverly Hills. Fu un successo inaspettato: costato 7,5 milioni di dollari, ne incassò quasi 300. E rilanciò la carriera di John Travolta pochi anni prima che Pulp Fiction gli regalasse una nomination all'Oscar. In originale, a doppiare il bebè protagonista Mikey c'era Bruce Willis. Nella versione italiana la voce fu affidata a Paolo Villaggio, che gli diede un'impronta molto personale e più in linea con i suoi personaggi fantozziani.
 
Il film, incentrato su una madre single e donna in carriera costretta a crescere un figlio, avuto da un uomo sposato, con l'aiuto di un tassista, generò due sequel. Il secondo, diretto ancora da Heckerling, aggiunse le voci di Roseanne Barr, Damon Wayans e Mel Brooks (e in Italia quelle di Anna Mazzamauro e Lino Banfi). Il terzo capitolo, Senti chi parla adesso, spostò l'attenzione sugli animali parlanti della famiglia Ubriacco, ma fu un flop micidiale e affossò il marchio.
 
 
Riportarlo in vita ora può avere senso. Stiamo parlando comunque di un film low budget, una commedia con una premessa talmente semplice da poter funzionare se realizzata a dovere. E ci troviamo nell'epoca della nostalgia trasformata in valore assoluto: solo il titolo potrebbe trascinare in sala quella generazione di persone cresciute con il film e che ora si ritrovano a essere loro stesse genitori.
 
Garelick si impegnerà a scritturare attori di diverse etnie nel tentativo di rendere la premessa al passo coi tempi. Certo, se questa è la sua unica idea per aggiornare la saga al 21° Secolo, forse è un po' poco. Ma possiamo dargli il beneficio del dubbio.
 
Fonte: Deadline