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La mente di Roman Coppola

"Io e Charlie Sheen amici d'infanzia"

A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III

15.11.2012 - Autore: Marco Triolo
C'è quasi un senso di predestinazione nel nuovo film di Roman Coppola, A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III. I padri del regista e del protagonista Charlie Sheen, Francis Ford Coppola e Martin Sheen, hanno infatti lavorato insieme al capolavoro Apocalypse Now e in un certo senso Charles Swan III è figlio di quell'esperienza: “Conosco Charlie da quando avevamo dodici anni perché abbiamo passato un sacco di tempo insieme alle nostre famiglie nelle Filippine sul set di Apocalypse Now. Quando gli ho proposto lo script lui mi ha detto 'Un giorno i nostri padri potrebbero tornare a fare un film insieme, perciò dobbiamo farlo anche noi!'”.

Coppola ha presentato la sua opera seconda, a undici anni da CQ, al Festival di Roma. Un film totalmente incentrato sul suo protagonista Charlie Sheen, che interpreta un designer dandy nella Hollywood degli anni Settanta, che attraversa un brutto periodo in seguito alla rottura con la sua compagna. Si tratta di una commedia agrodolce e surreale sulla scia di Wes Anderson – e non a caso per lui Coppola ha scritto Il treno per il Darjeeling e Moonrise Kingdom – e del cinema di Federico Fellini, che cita specialmente nel finale alla 8 e ½. “Fellini ha avuto una grande influenza su di me. Certamente anche Woody Allen, ma parte del DNA di Fellini è passato attraverso di lui e quindi è giunto a me. Volevo fare un film che sentissi vicino e che fosse unico nel suo genere. È sempre buona cosa incoraggiare le voci originali nel cinema”.

Coppola definisce il suo “un film fatto con uno stile per ragazzi ma con temi adulti”, e tanto per precisare quanto sia autobiografico ammette: “L'ho girato a casa mia. Ho usato un dolly costruito in Italia senza il quale non avrei mai potuto lavorare in uno spazio così ristretto. L'ufficio che si vede è il mio, i vestiti pure!”. La pellicola è ambientata a Hollywood, un luogo dalla doppia anima: “Da una parte il glamour, il romanticismo, dall'altra la disperazione e il lato più deprimente. Questo si riflette in Charles, un creativo che affronta la depressione”. 

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