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La maschera comica in radio e alla Tv

E' senza dubbio il più grande attore appartenente alla nostra cinematografia dal dopoguerra in poi. In effetti Alberto Sordi attore dalle forti connotazioni romanesche era capace d'adattarsi ad ogni ruolo e di dar vita a divertenti caratterizzazioni.

Alberto Sordi

12.04.2007 - Autore: Francesca Camerino
E senza dubbio il più grande attore appartenente alla nostra cinematografia dal dopoguerra in poi. In effetti Alberto Sordi attore dalle forti connotazioni romanesche era capace dadattarsi ad ogni ruolo e di dar vita a divertenti caratterizzazioni.   Ma prima che attore Alberto Sordi è stato un grandissimo personaggio radiofonico. Il suo debutto nel mondo dello spettacolo risale al 1948, quando conduce un programma di cui è anche autore, \"Vi parla Alberto Sordi\". Subito diviene il beniamino dei radioascoltatori. I personaggi delle sue trasmissioni, il Signor Dice, il Compagnuccio della parrocchietta, delinearono il primo abbozzo del personaggio fastidioso, chiassoso, fanciullesco. Ed è proprio questa caratterizzazione che diverrà protagonista di molti suoi film.   Conduce altri programmi sempre in radio come Rosso e Nero e Oplà\", condotti da Corrado, inoltre rielabora il personaggio del Signor Dice con Fiorenzo Fiorentini. I suoi personaggi trascinano e divertono tutta Italia. Ma è con i primi anni \'50, con il \"Teatrino di Alberto Sordi\" che arrivano le voci di Mario Pio e del Conte Claro, che portano Sordi ai vertici della popolarità come comico e caratterista.   I suoi dialoghi surreali rappresentano l\'Italia fra la fine della guerra e gli anni del boom economico più di qualsiasi film al cinema. Ma è proprio il cinema che da quel momento si accaparra Sordi lasciandogli spazio per un salto in radio soltanto molti anni dopo, quando a \"Gran varietà\" ripropone le sue voci e i suoi personaggi facendoli scoprire ad una nuova generazione che nuovamente ci si riconosce.   È anche l\'ultima generazione che cresce ancora in compagnia della radio e non soltanto della tv. Alla tentazione televisiva Sordi cede soltanto, in parte, nel 1979, quando cura con tagli e montaggi la proposta della Rai nelle prime sei puntate di \"Storia di un italiano\" costruito con spezzoni delle pellicole girate durante oltre mezzo secolo.   Dopo tanto cinema nel 1989 Sordi dà vita al personaggio manzoniano di Don Abbondio nella riduzione televisiva dei \"Promessi Sposi\", interpretandolo con un forte accento romano. Sarà criticato per questo. Ma in fondo Sordi era romano nel cuore e nell\'anima. Come avrebbe potuto interpretarlo diversamente, lui nato a Trastevere?   Ci mancheranno quelle semplici voci e quei significativi gesti dal sapore romano, comico e contemporaneamente tragico.
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