Arrivato a Roma in compagnia di sceneggiatore e regista
di “Io sono leggenda”, Smith è
entrato urlando in maniera euforica.
Parlando del film, un fantahorror dove l’attore
interpreta l’ultimo uomo sulla terra, l’attore ha subito dichiarato: “Penso che la cosa speciale di questa storia
sia che tratta due paure che stanno alla base dell’umanità. Da una parte si
chiede: cosa farei se fossi solo, con nessuno da amare e che si prenda cura di
me? Dall’altra tratta anche il tema del buio: c’è qualcosa nel buio e non so
cosa sia, ma vuole farmi del male ”.
A tal proposito il
regista Francis Lawrence, noto per
aver diretto “Constantine”, ha
aggiunto: “Per essere stato scritto negli
anni ’50, il romanzo affrontava temi così forti che ancora oggi sono
sopravvissuti e vengono considerati moderni. Non avremmo potuto realizzare
questo film in passato: è stato grazie alla tecnologia odierna che ci siamo
riusciti”.
Lo sceneggiatore Akiva Goldsman (“A Beautiful
Mind”; “Il codice Da Vinci”) ha
concluso scherzando sul fatto che: “Si
trattava dell’unico libro che avevamo in casa, per questo lo abbiamo fatto!”. Riguardo agli effetti speciali del film, Smith ha spiegato come il regista
abbia praticamente svuotato le strade principali di New York, una cosa che ha
creato il caos in città, mandando i newyorchesi su tutte le furie: “Credevo mi salutassero e mi facessero il
gesto del pollice all’insù…In realtà si trattava di un altro dito, quello che
indica il popolare gesto americano di disapprovazione! La scelta
brillante del regista è stata filmare New York
completamente vuota e ritoccare quelle immagini al computer: un’operazione che
non era possibile fare fino a qualche anno fa”.
Nonostante i 160
milioni di dollari spesi per realizzare il film, “Io sono leggenda” è messo in scena in una maniera molto intima: “E’ una storia molto piccola, incentrata
su un unico personaggio che vive sullo sfondo di un tipico blockbuster
apocalittico – ha detto Smith -
Questa era un’idea davvero interessante”.
L’attore ha anche parlato di
come dai suoi tipici ruoli comici sia passato ad interpretare anche pellicole
più cupe: “Mi piace tenere alta
l’energia, divertirmi e far divertire la gente. Per interpretare Neville ho dovuto lottare per tenere alto il morale
fuori dal set. Tempo fa feci un film intitolato Sei gradi di separazione e in
quell’occasione mi sono smarrito nella cupezza di quel personaggio. Ancora oggi
credo che il mio divorzio (dalla prima moglie Sheree Smith nel 1995, N.d.R.) sia
stato provocato dalla mia esperienza su quel set. Adesso, quando non sono in
campo, sto sempre molto attento a non abbassare il morale”.
Nel futuro di Will Smith, sono ben 18 i progetti
cinematografici in via di sviluppo: da un possibile progetto interpretato
insieme a Tom Cruise, a un nuovo
film con Gabriele Muccino dietro la
macchina da presa. S’intitolerà “Seven
Pounds” e lo gireranno insieme a partire da febbraio.
Come produttore Smith realizzerà una nuova versione
di “The Karate Kid”: “Mio figlio lo adora ed è appassionato di
arti marziali – ha raccontato l’attore
- Mi ha detto che vorrebbe davvero fare
quel film: ho parlato col presidente della Chinese Film Commission, con Jackie
Chan e Stephen Chow. Voglio essere un buon padre e aiutare mio figlio a
realizzare i suoi sogni. Lo produrrò e lui sarà il ragazzino del film”.
NOTIZIE
La leggenda di Will Smith
La star a Roma per presentare il kolossal "Io sono leggenda". Con lui anche il regista Francis Lawrence e lo sceneggiatore Akiva Goldsman. Tra i progetti futuri anche un remake di Karate Kid.
09.01.2008 - Autore: Pierpaolo Festa