Pelle bianca, capelli rossi.Tilda Swinton rappresenta una bellezza fuori dagli schemi. Scozzese, classe
1960 nasce da una famiglia con una lunga tradizione militare: il padre, Sir
John, è generale delle Guardie Scozzesi; il prozio, Sir Ernest, è uno degli
inventori del carro armato. Lei, al contrario, dimostrerà di avere un carattere
ribelle e anticonformista.
Nel 1983 si laurea in
Scienze politiche e sociali all’università di Cambridge e contemporaneamente
milita nel Partito Comunista Inglese. In quegli stessi anni inizia a recitare
per la Royal Shakespeare Company e il Traverse Theatre di Edimburgo. L’amore
per il teatro, però, dura poco e infatti, dopo la breve esperienza sul
palcoscenico decide di dedicarsi al cinema. A metà degli anni 80, inizia una
lunga collaborazione con il regista, scenografo e pittore Derek Jarman. Oltre
ad essere una sua amica, Tilda Swinton diviene una sorta di musa per Jarman,
che le affida un ruolo in tutti i film che dirige dal 1985 al 1994. Insieme al
suo maestro interpreta diverse parti da protagonista tra i quali quello di una
prostituta, Lena, in “Caravaggio” e quello della regina Isabella di Francia in
“Edoardo II” che le permette di vincere la Coppa Volpi a Venezia nel 1991.
Dopo la morte di Jerman,
Tilda viene ingaggiata dalla regista Sally Potter per interpretare l’ambiguo
protagonista del film tratto dal romanzo di Virginia Woolf, “Orlando”. Il film
la consacra interprete ideale del “doppio” e della “diversità”, per le sua
capacità di cambiare, nel corso della pellicola, il suo personaggio.
Grazie a “Orlando”, molti
registi cominciano ad interessarsi all’attrice, che sembra intenzionata ad
intraprendere una doppia carriera che si divede tra i film hollywoodiani e le
pellicole d’autore. Ecco, infatti che nel 2000 è al fianco di Di Caprio in “The
Beach”, nel 2001 con Tom Cruise e Penelope Cruz fa parte del cast di “Vanilla
Sky”; nel 2002 è protagonista del thrilling statunitense “I segreti del lago”,
nel 2003
della pellicola inglese “Young Adam”
in compagnia di Ewan McGregor
mentre nel 2005
interpreta il ruolo dell'Arcangelo Gabriele
in “Constantine”,
accanto a Keanu Reeves.
Nel 2005 diventa la Strega
Bianca ne “Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l’armadio”. Un film di
fantascienza nel quale Tilda dimostra di essere a suo agio, riuscendo ad
impersonificare anche ruoli di fantasia. Il 2007 è l’anno delle grandi
conquiste: accanto a George Clooney, è, in“Micheal Clayton”, la spietata
dirigente senza scrupoli di una multinazionale; questo personaggio, le vale la
statuetta come miglior attrice non protagonista e la consacrazione di grande
attrice. Camaleontica, in questi giorni è sui grandi schermi con il film dei
fratelli Cohen, presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia “Burn After
Reading”e con “Le cronache di Narnia: il Principe Caspian”.
Un’artista dai mille volti, capace di interpretare i ruoli più diversi.
Vive lontana dai riflettori, in Scozia con il marito John Byrne, regista e
commediografo inglese, e i suoi due figli. Espressiva e energica, ogni sua
interpretazione è fortemente persuasiva. Tilda Swinton è ormai una certezza di
Hollywood e non solo. Una stella che a breve, siamo certi, atterrerà sulla
famosa Hollywood Boulevard.


NOTIZIE
La glaciale Tilda
Con due film all'attivo, l'algida attrice scozzese Tilda Swinton continua a sorprendere il pubblico con superbe interpretazioni. Camaleontica, riesce ad impersonare i ruoli più diversi.

16.09.2008 - Autore: Anna Toppani