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La fine del mondo

Diretto da Scott Derrickson ed interpretato dalla coppia Jennifer Connelly e Keanu Reeves, debutta in Italia "Ultimatum alla Terra". In sala anche "Come Dio comanda" di Gabriele Salvatores.

Ultimatum alla Terra

12.12.2008 - Autore: La redazione
          Programmazione d'eccellenza per un fine settimana sobrio, in attesa delle numerose pellicole natalizie che affolleranno le nostre sale.

Dei quattro titoli annunciati, spicca il nuovo film di Gabriele Salvatores “Come Dio Comanda”. Dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, ecco una storia di paternità, violenza, dolore e speranza. Nella landa desolata di un ‘far west’ friulano, tra degrado metropolitano e antica tradizione contadina, vivono Rino e Cristiano: un padre disperato, violento ed un figlio che cerca di crescere nel mito dell'uomo forte che il padre gli consegna ogni giorno. Con Elio Germano, Filippo Timi, Fabio de Luigi e il giovanissimo Alvaro Caleca.

In principio era il 1951, anno in cui il regista Robert Wise trasse dal racconto “Farewell to the Master” di Harry Bates un film sobrio e ben sceneggiato dal titolo “Ultimatum alla Terra”, con Michael Renne, Hugh Marlow e Patricia Neal.  A 17 anni di distanza, approda sul grande schermo il rifacimento contemporaneo dell'omonimo classico di fantascienza. Stiamo parlando di “The Day the Earth Stood Still”, diretto da Scott Derrickson ed interpretato dalla coppia Jennifer Connelly e Keanu Reeves, alieno sui generis che si fa carico si ammonire gli umani sul loro inevitabile, disastroso futuro.

Esempio spettacolare della vitalità del nuovo cinema israeliano, “Il giardino di limoni” di Eran Riklis è un racconto sociale fitto di sfaccettature umane, risvolti sorridenti e drammi d'attualità che ruota intorno alla strana guerra della vedova Zalma Zidane. Palestinese quarantenne della Cisgiordania, la donna si ribella alla prepotenza dei servizi segreti del Ministro della Difesa israeliano che è andato a vivere nella proprietà adiacente alla sua casa. Per ragioni di sicurezza, i poliziotti decidono che è necessario abbattere i secolari alberi di limoni del suo giardino, ma in Israele la democrazia non è sempre solo una parola vuota.  

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