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La città infinita
Arriva su Raitre la nuova serie di real movie firmata da Gilberto Squizzato. Realizzato dal Centro di Produzione Rai di Milano, i quattro film andranno in onda dal 13 gennaio ogni domenica alle 23 su Raitre.

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Anche la Rai, ogni tanto, recita il mea culpa e stavolta, per presentare i nuovi real movie di Gilberto Squizzato, scendono in campo tutti i vertici Rai. In onda da domenica 13 gennaio alle 23 su Raitre, i quattro film di Squizzato spazzano via in un colpo solo tutti gli schermi triti e ritriti delle fiction per raccontare con un taglio post-moderno la nuova realtà globale di Milano, vista come paradigma della nuova società senza confini in cui, svanita la distinzione tra centro e periferia, gli individui diventano protagonisti di una nuova realtà, creando nuovi legami interrogativi fino a ieri impensabili.
Sulla scia dello stile avviato con Atlantis e I racconti di Quarto Oggiaro, Squizzato racconta quattro storie tutte ambientate nelle Torri Gemelle del Centro Direzionale di Milano. Una coincidenza da brividi, ma in realtà la sceneggiatura risale allo scorso aprile, ben prima dei tragici attacchi alle Twin Towers di Manhattan. Realizzati dal Centro di Produzione Rai di Milano, i quattro film sono stati girati in set reali, lontani dalle fredde atmosfere dei teatri di posa e anche in questa occasione il regista ha affiancato ad attori professionisti - pochi ed estranei allo star system televisivo personaggi reali e alla loro prima esperienza davanti ad una macchina da presa. Prodotto da Raitre insieme alla Direzione Marketing Strategico della Rai (allepoca guidata dallattuale direttore di Raiuno, Saccà), La città infinita vede tutti i vertici uniti a cantar le lodi della nuova fiction ed il primo a fare ammenda è il presidente Zaccaria in persona. In questi due anni mi sono reso conto man mano afferma dellenorme importanza del centro di produzione di Milano. Un giorno, poi, Francesco Rosi mi ha fatto i complimenti per I racconti di Quarto Oggiaro, dicendomi in Rai avete una cosa rara e non ve ne siete accorti. Ed è vero, oggi posso dire che abbiamo mancato di sensibilità. Riparati i torti, Zaccaria aggiunge: La Città infinita è un prodotto che ha una pastosità cinematografica, assemblando le immagini del racconto agli scarti dei telegiornali. Già, perché nei quattro film le riprese dal vero si alternano in alcuni casi ad immagini degli archivi Rai, in uno stile visivo che colloca Squizzato tra i registi ed autori più innovativi della fiction di oggi. Non a caso abbiamo scelto la collocazione più prestigiosa aggiunge il direttore di Raitre, Giuseppe Cereda la seconda serata della domenica che, priva di Primo piano, impedisce slittamenti dorario.
E così, dopo i serial a basso costo come Un posto al sole, la nuova serie di Squizzato apre anche la strada alle fiction a bassissimo costo: 450 milioni per tutti e quattro i film, realizzati con un lavoro quasi artigianale in 14 settimane di riprese nellhinterland milanese. A differenza dei racconti di Quarto Oggiaro, però, ciascuno dei real movie si presenta come un racconto chiuso e anche se gli argomenti dei film sono diversi i temi centrali sono la new economy, la bioetica, limmigrazione e la realtà virtuale tutto ruota intorno alla cornice unificante delle Due Torri, il simbolo della città infinita in cui tutte le storie si incrociano. Spero che questi film piacciano dice Squizzato - anche perché rispecchiano la vita di oggi: la realtà spalancata su un assetto planetario.