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La Cambogia al Festival Roma

24.10.2008 - Autore: Nexta
Il cinema come strumento non solo per interpretare ma anche per intervenire sulla realtà della Cambogia attuale: questa è la 'missione' del regista di Rithy Panh, autore del film "Un Barrage contre le Pacifique", oggi presentato ufficialmente al Festival del Cinema di Roma. Raggiunto da AKI alla vigilia della passerella all'Auditorium, Rithy Panh spiega come i riconoscimenti (come il successo a Cannes 2003 del suo documentario 'S21, la macchina di morte dei Khmer Rossì) sono un contributo prezioso al lavoro dei cineasti cambogiani: 'I premi aiutano a trovare stabilità, sicurezza, ad ottenere più facilmente il materiale necessario per girare un film', ammette Panh. La pellicola presentata a Roma segna per il 44enne autore il debutto nel cinema di finzione: tratto dal romanzo omonimo di Margherite Duras, il film è stato girato interamente nella zona sud della Cambogia dove, spiega,'non è stato difficile' ambientare la vita di una famiglia di coloni francesi che lotta contro la povertà nell'Indocina del 1931.
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