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Kitano: oltraggio alla Yakuza

A Venezia, Outrage Beyond

Outrage Beyond - Takeshi Kitano

03.09.2012 - Autore: Marco Triolo
Takeshi Kitano approda a Venezia con il suo nuovissimo film, Outrage Beyond, gangster movie che prosegue nel raccontare le disavventure dello yakuza Otomo (Kitano) e la sua vendetta contro i mafiosi che lo hanno costretto in carcere. Il regista, sceneggiatore e attore si presenta con la sua solita espressione indecifrabile, rotta solo raramente da un sorrisetto a denti stretti. Eppure, mostra davvero tanta ironia e il pubblico giapponese in sala spesso ride delle sue battute intraducibili.

“Il 3D? Meglio usarlo per il porno”, scherza l'autore, che al contrario con questo film ha realizzato un'opera molto tradizionale. Si tratta anche del suo primo sequel: il precedente Outrage è uscito nel 2010 ed era stato presentato a Cannes. “Era da tempo che non facevo un film sulla Yakuza. Con il primo avevo raggiunto le mie aspettative e, siccome in Giappone non ho tanto successo di pubblico, ho proposto al produttore di fare il seguito. Vorrei realizzare altri film artistici, ma per farlo devo anche girare film così”.

Film che, stando al regista, possono essere compresi senza sforzo anche nel resto del mondo: “Le storie di malavita sono tutte simili, tra mafia e Yakuza non ci sono grandi differenze. In Giappone purtroppo ci sono tante forme di piccola criminalità che stanno diventando comuni nella vita quotidiana. Ho cercato di descrivere questa realtà in modo fedele”. Ma cosa ne pensa la Yakuza dei suoi film? “Alcuni Yakuza mi hanno detto che le mie pellicole sono accurate, altri che sono superficiali. È da tanto, comunque, che non parlo con loro, perché nel frattempo è stata approvata una legge che impedisce la comunicazione con i mafiosi”.

Non manca un riferimento al grande terremoto che ha colpito l'anno scorso il Giappone: “Nel mio film si vede un'assenza di contatto tra lo stato e la gente. Lo stato non sta facendo abbastanza per le vittime del terremoto e ho voluto mostrare anche questo”. Ci sarà un terzo film? “Ho la sceneggiatura già pronta. Se riuscirò a farlo secondo i miei criteri, ne sarò felice”. 

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