"Juno": si apre il dibattito

"Juno" un film antiabortista? No, anzi è una storia sul 'libero arbitrio', sulle 'scelte personali' e il messaggio che se ne trae è che 'la vita vale la pena di essere vissuta'. Sono i giudizi di alcuni degli spettatori ascoltati ieri alla fine di una delle proiezioni promozionali della pluripremiata commedia di Jason Reitman con Ellen Page, in uscita in Italia il 4 aprile. La pellicola, costata solo sei milioni e mezzo di dollari, vincitrice come miglior film alla seconda edizione della Festa di Roma, si è rivelata negli Stati Uniti un fenomeno al botteghino, incassando oltre 141 milioni di dollari (cui si aggiungono i 60 incassati nel resto del mondo) e diventando il lungometraggio indipendente di maggior successo degli ultimi sei anni. In Italia il film è entrato anche nel dibattito politico quando Giuliano Ferrara, leader della lista Pro-life ne ha fatto una bandiera antiabortista.