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Julian Schnabel a Venezia con Miral

Al suo quarto lungometraggio, l'artista racconta la storia dei veri orfani palestinesi adottati da Hind Husseini

Miral

02.09.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
Freida Pinto è Miral, protagonista del nuovo film di Julian Schnabel (già regista dello struggente Lo scafandro e la farfalla), una delle orfane accolte da Hind Husseini dopo il Massacro di Deir Yassin nell'aprile del 1948.

A Venezia, dove il film è presentato in Concorso, il regista è arrivato senza la sua attrice, evitando qualsiasi polemica politica e focalizzandosi su umanità e sentimenti: “Miral è colei che eredita tutte le pressioni, le ansie e le difficoltà psicologiche che si sono accumulate per il popolo palestinese”.

E il Schnabel continua: “Credo che una delle caratteristiche di questo film sia che mostrerà che il popolo palestinese è esattamente uguale a qualsiasi altro popolo. Vogliono avere una casa, andare al lavoro la mattina. Vogliono vedere i propri figli tornare a casa da scuola e non vogliono vederli uccisi”.

“Non sono un analistica politico – conclude il regista – mi interessava invece esplorare un sentiero emotivo.  Il film parla di bambini e del loro non essere né violenti né politicizzati”.  Il primi spettatori che vedranno Miral saranno proprio gli italiani: “E’ una vera benedizione che esca subito in Italia – conclude Schnabel – che è il Paese che mi ha accolto alla fine degli anni Settanta. Ho anche avuto l'onore di aver presentato Basquiat e Prima che sia notte alla Mostra. Sono felicissimo di essere tornato qui". 

La pellicola è distribuita nelle sale dalla Eagle Pictures

 

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