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Julia Stiles

Julia Stiles

speciale bionde

06.08.2001 - Autore: Stefano Finesi
Lei giura di aver studiato danza classica quattro ore al giorno per mesi, fino a farsi sanguinare i piedi, ma alla fine ha recitato senza controfigure: sarà anche per questo, probabilmente, che \"Save The Last Dance\" è diventato un caso in America, una specie di Flashdance del nuovo millennio, e che la sua giovane protagonista si è ritrovata una star a soli ventanni. Ma il destino di Julia Stiles era forse già scritto parecchi anni fa, a giudicare dal talento che lha contraddistinta fin da ragazzina: lei stessa racconta che a soli undici anni scriveva lettere ai direttori dei teatri chiedendo se per caso servisse una bambina in qualche ruolo, finché qualcuno, entusiasmato dallestro dellofferta, una piccola parte glielha scritta apposta. Tra teatro prima (il La Mama e il Kitchen, entrambi newyorkesi) e televisione poi (è la miniserie della NBC The 60 a farla conoscere al grande pubblico), la ragazzina cresce e approda al cinema, la via più immediata alla celebrità. Le prime parti di spicco sono in Le 10 cose che odio di te e in Hamlet 2000, a fianco di Ethan Hawke, in cui Julia mette a frutto lesperienza teatrale interpretando Ofelia. Con Save The Last Dance, coprodotto da Mtv e in uscita a settembre sugli schermi italiani, arrivano fama e fortuna, anche grazie a una storia con risvolti sociali forti: Sara e Derek (Sean Patrick Thomas), una bianca e laltro nero, sbarcano il lunario come possono sacrificando tutto allideale della danza, classica per luna, hip-hop per laltro. Lamore riuscirà naturalmente a superare ogni pregiudizio, sociale e artistico. Non è un caso, dunque, che il prossimo film in cantiere per Julia sia lennesima rilettura dellOtello, intitolata semplicemente O, e in cui la Nostra, nei panni di Desdemona, ritorna di nuovo allamato Shakespeare e di nuovo si confronta con un conflitto razziale e con una dolorosa storia damore. Diva anticonvenzionale, per gusti e scelte artistiche, Julia deve molto allinfanzia trascorsa in un loft a Soho, il quartiere newyorkese degli artisti, con due genitori politicamente impegnati e decisi a farla crescere, primogenita con due fratelli, nel modo più indipendente possibile. Qualcuno della Hollywood più trendy potrebbe inorridire a sentirla dichiarare candidamente che le sue passioni sono giocare a calcio e ascoltare Madonna dei tempi di Like a Virgin, ma sincerità e spudoratezza sono un ottimo carburante per farsi strada. E i risultati, per Julia Stiles, stanno a confermarlo.