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Jude Law e Forest Whitaker a caccia di organi

Uscito negli USA lo scorso 19 marzo, "Repo Men" è uno sci-fi thriller che prende di mira la privatizzazione del sistema sanitario. Ecco le recensioni americane.

Repo Men - Jude Law e Forest Whitaker

29.03.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
In un futuro non troppo lontano, Remy (Jude Law) e Jake (Forest Whitaker) sono ex soldati diventati Repo Men, guardie di sicurezza che vigilano sulla gente che non può permettersi di pagare le rate dei loro organi trapiantati. Tocca a loro fare il gioco sporco e re-impossessarsi nuovamente degli organi, a costo di uccidere chi non ha pagato. Questo è il lavoro che svolgono per conto della Union, la corporation che gestisce tutti i trapianti, presieduta dallo spietato Frank (Liev Schreiber in un altro ruolo da cattivo). Ma quando lo stesso Remy sarà colpito da infarto, si sveglierà con dentro un cuore appartenente alla compagnia… e con un debito enorme. Non ci metterà tanto a capire di essere in guai seri. Sarà l’ora della fuga. E toccherà al suo ex partner Jake rintracciarlo.

Jude Law in Repo Men

Questa è la trama di “Repo Men”, pellicola diretta dall’esordiente Miguel Sapochnik uscita negli USA la scorsa settimana. Uno sci-fi dark, girato quasi due anni fa e ispirato al cinema di Terry Gilliam: “Sono sempre stato un grande fan di ‘Brazil – ha detto il regista – Questo è un film finanziato da uno Studio e quindi bisognava scendere a compromessi e dare agli spettatori quello che volevano. Ma lo si può sempre fare in un modo in cui non se l’aspettano!”.

Jude Law e Forest Whitaker in Repo Men
 
A proposito di questo suo nuovo ruolo, il premio Oscar Forest Whitaker ha dichiarato: “Non faccio spesso film d’azione e questo aveva anche un umorismo dark. E’ stato come esplorare un nuovo territorio. Quando l'abbiamo girato Barack Obama non era ancora Presidente ma parlava comunque della riforma sul sistema sanitario. Questo film ci ha permesso di analizzare la situazione e porre domande come 'Quali saranno le vere conseguenze di queste azioni?'”. E Jude Law ha parlato dell’aspetto dark della storia: “Sapevo che sarebbe stato estremo. E l’idea di questi due uomini in una società in cui la violenza è all’ordine del giorno era un tema importante e dovevamo spingerci fino ai limiti. Questo film è come un viaggio che alla fine diventa quasi irreale con tutto quel livello di violenza e l’uso grottesco del corpo. Doveva farvi chiudere gli occhi in alcuni momenti, perché è scioccante. La violenza è sempre una cosa scioccante”. 

Jude Law in Repo Men

La pellicola, però, non ha incontrato i consensi della critica oltreoceano:“E' quasi come se qualcuno avesse rimosso il cervello al film” – ha scritto Joe Neumaier sul New York Daily News. Molti giornalisti si sono anche chiesti se l’intenzione del film fosse quella di essere una satira oppure un vero e proprio sci-fi thriller. Stephen Holden del New York Times lo ha interpretato come una satira sull’epoca della crisi finanziaria: “ma il film lascia presto spazio ad estenuanti scene d’azione, perdendo il suo obiettivo e trasformandosi in un action con inseguimenti che non si discosta troppo dagli altri”. E Joe Morgenstern del Wall Street Journal ha concluso: “Il vero mistero è come uno Studio possa investire su questo film debole e senza cuore”.

Repo Men” è uno dei titoli della Universal Pictures attualmente senza una data di uscita italiana. Dovrebbe arrivare sugli schermi entro l'anno
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