NOTIZIE

Italian Graffiti

Il film di Scarchilli, "Scrivilo sui muri" si inserisce nel nuovo filone giovanilistico e potrebbe sfruttarne la scia per ottenere buoni incassi al botteghino

Scrivilo sui muri

18.09.2007 - Autore: Adriano Ercolani
La giovane Sole (Cristiana Capotondi) sta vivendo un periodo particolarmente travagliato: annoiata dall’università, stanca del fidanzato, e soprattutto in completo contrasto con la madre, la ragazza trova inaspettata linfa dall’incontro con Pierpaolo (Ludovico Fremont), che fa parte di un gruppo di writers “Civil Disobedience”, i quali da anni dipingono treni, muri e quant’altro con i loro graffiti. In questo gruppo c’è anche il tenebroso Alex (Primo Reggiani), del quale la ragazza si invaghisce presto ricambiata. Ma come fare adesso, sapendo che Pierpaolo ha da subito messo gli occhi su Sole? Può Alex rovinare la loro amicizia profonda per seguire le ragioni del suo cuore? Tra dilemmi sentimentali ed imprese notturne, questo triangolo amoroso porterà a sorprese e ribaltamenti del tutto inaspettati…

Primo ed unico pregio di “Scrivilo sui muri”: è un prodotto mirato. Quello che nelle ultime stagioni sembra si stia sviluppando con maggiore coerenza nella nostra cinematografia è questo tipo di produzioni, dirette verso un target di pubblico ben preciso e conseguentemente ideate e realizzate secondo degli schemi narrativi ed estetici che possano accontentarlo. Iniziare a ragionare in questo modo con una certa continuità a nostro avviso non può che far bene alla nostra industria, che potrebbe in questa maniera garantire con tali operazioni un introito di incassi sufficiente poi a produrre pellicole più  importanti  magari esportabili anche all’estero.

Il film di Scarchilli si inserisce in questo nuovo filone giovanilistico e potrebbe sfruttarne la scia per ottenere buoni incassi al botteghino, magari anche grazie alla presenza della nuova starlet Cristiana Capotondi.
Per il resto, purtroppo, non c’è nulla da salvare: lo standard qualitativo di “Scrivilo sui muri” è talmente basso che sinceramente ci si avvilisce a testimoniare come ciò che viene realizzato per il cinema somigli con disarmante mediocrità a quello che passa in Tv –stiamo naturalmente parlando di lavori italiani.

Se dal punto di vista strettamente estetico il film è davvero povero, a sconcertare maggiormente però e la stesura di una sceneggiatura di un’ovvietà a tratti quasi irritante, che vuole mettere molta carne al fuoco con sotto-testi e sotto-trame risibili e poi le lascia cadere nel dimenticatoio senza alcuna ragione. Storie secondarie inutili e retoriche si alternano alla trama principale in un susseguirsi di momenti telefonati, che rendono impossibile qualsiasi empatia con i personaggi.

Dal canto loro, i giovani attori non esprimono quasi nulla: se Primo Reggiani almeno si impegna, la Capotondi non sfrutta la sua indiscutibile bellezza e si limita ad esibirla in una serie di primissimi piani che ne dimostrano ancora una certa immaturità attoriale. Aspettiamo sinceramente di vederla nel nuovo film di Faenza per capire se come attrice sta maturando oppure no.

Molto difficile consigliar e qualcuno la visione di “Scrivilo sui muri”. L’unica cosa da sperare è che un suo eventuale successo d’incassi spinga gli addetti ai lavori a puntare su questo “prodotto medio” aumentando però l’attenzione verso lo spessore sia della sceneggiatura che della messa in scena.
FILM E PERSONE