
Siamo nel 2018: gli Stati Uniti sono governati da una presidentessa che ricorda tanto Sarah Palin (Stephanie Paul), la quale per motivi propagandistici manda sulla luna due astronauti, tra cui uno nero, James Washington (Christopher Kirby). Ma sul lato oscuro della luna si nascondono i nazisti, fuggiti alla fine della Seconda Guerra Mondiale e pronti a invadere la terra. Washington si ritroverà loro alleato contro la sua volontà, ma insieme all'insegnante Renate Richter (Julia Dietze) potrebbe essere l'unica speranza dell'umanità.

Iron Sky è un film intelligente, ottimamente scritto, diretto e recitato (menzione speciale a Udo Kier, esilarante nei panni di un viziato Führer), che nasce come B-movie low budget e si trasforma, grazie al talento di tutti quelli coinvolti, in qualcosa di più. Innanzitutto, in una satira spietata ma accurata dell'America, specchio di un'umanità talmente squallida e litigiosa che è impossibile decidere chi sia peggio tra essa e i nazisti. E non è che i nazisti ci facciano una bella figura, sia chiaro: come ogni altra utopia malata nata dall'isolamento dal mondo esterno, i nazi si dimostrano invasori maldestri e stupidi, chiusi nei loro vecchi sogni di gloria anacronistici.

Ma Iron Sky è principalmente grande intrattenimento spettacolare: le scenografie da fantascienza retrò, gli interni della base nazista e la flotta spaziale degli invasori sono dei piccoli capolavori e non c'è un singolo fotogramma in cui appaiano evidenti difetti. E poi si ride di cuore in più di un'occasione, di un umorismo politicamente scorretto che non risparmia nulla a nessuno – nazisti, americani, arabi, indiani e russi, tutti vengono messi alla berlina. E dopo questo film non guarderete più Il grande dittatore di Chaplin con gli stessi occhi...
Inarrestabile, euforico e incontenibile, Iron Sky si fa largo nel panorama del cinema moderno come una liberatoria boccata di aria fresca.
In uscita l'11 ottobre, Iron Sky è distribuito in Italia da Moviemax. Qui trovate il trailer.