Esce questo fine settimana nelle sale italiane un piccolo grande film di fantascienza che ha già fatto parecchio parlare di sé per il modo avveniristico in cui è stato prodotto: stiamo parlando di Iron Sky del finlandese Timo Vuorensola, bizzarra storia di invasione aliena in cui i nazisti, rifugiatisi sul lato oscuro della luna dopo la sconfitta della Seconda Guerra Mondiale, tornano a bordo di un esercito di dischi volanti per conquistare il pianeta. Il denaro con cui è stato finanziato il film proviene da investitori privati e dalla comunità di internet, che ha contribuito con 1,2 milioni di dollari e la propria creatività al progetto. In occasione della presentazione romana del film, abbiamo incontrato il regista.
Com'è nata l'idea dietro ad Iron Sky?
È nata in una sauna, l'unico posto in Finlandia da cui escano le buone idee. All'inizio avevamo pensato un film in cui sul lato oscuro della luna clonavano Hitler, ma un clone veniva male e voleva fare l'artista. Un'altra idea era ancora più folle: una ragazza hippie si innamorava di un Hitler robot con la testa a forma di TV!
Parlaci un po' del crowd sourcing, il finanziamento on-line con cui avete realizzato il film...
Senza la comunità web non avremmo mai potuto farcela. Il crowd sourcing era già stato usato, ma mai a questo livello. È il modo perfetto per un indipendente di ottenere il denaro per realizzare i propri sogni. Ma anche per stabilire un contatto con i fan, che hanno contribuito inviando disegni, testi per l'inno nazista e facendo le comparse.
Il tuo film sembra una critica davvero aspra alla politica statunitense. Ad esempio la presidentessa pare ispirata a Sarah Palin...
Certo, Sarah Palin per me è la versione cartoon del peggior presidente americano possibile. Volevo un personaggio che fosse all'altezza dei nazisti lunari. Direi che la parte sugli americani è più azzeccata ancora di quella con i nazisti. Il mio attacco, però, non è solo contro politica americana, ma contro quella mondiale: anche in Europa stiamo andando verso situazione orribile...
Cosa ne pensi della fantascienza di oggi?
Che ogni tanto qua e là salta fuori un buon film, ma è troppo poco. Vogliono farci credere che cose come Battleship e Transformers siano la vera fantascienza, ma chi ama il genere dice “no, non voglio avere a che fare con quella roba, datemi altri Moon, Star Trek, District 9!”. La vera sci-fi nasce dai budget medi, non da quelli miliardari.
Pensi che Hollywood stia anche tentando di mettere la propria firma sui film low budget?
Certo. Naturalmente, quello che interessa a Hollywood è incassare tanto spendendo poco. In questo c'è un aspetto positivo: meno soldi hai a disposizione, più sei libero di fare ciò che vuoi, realizzando qualcosa di unico che potrebbe anche cambiare il volto del genere.
Perché pensi che i nazisti siano tanto popolari come cattivi sul grande schermo?
Prima di tutto si tratta di una perversione: la cosa che non faresti mai è quella che desideri più di tutto vedere. In secondo luogo, sono semplicemente dei nemici perfetti. Per due ragioni: primo, hanno l'aspetto da cattivi: ogni volta che vedi un nazi è un malvagio, lo capisci dall'uniforme, non c'è bisogno di spiegare la sua psicologia perversa. La seconda cosa è che hanno un look estremamente visivo: c'è il cuoio, l'uniforme, il nero. È spaventoso e potente, come dovrebbero essere tutti i grandi villain del cinema.
Come sei entrato in contatto con Udo Kier e come lo hai convinto ad accettare?
Per me era un sogno avere Udo nel cast, perché sono un suo grande fan. Gli ho inviato la sceneggiatura, gli è piaciuta e mi ha detto OK, tutto qui. Lui è una persona interessante e di talento che racconta le storie più assurde che possiate immaginare.
Un punto forte del tuo film è anche la colonna sonora dei Laibach. Vuoi approfondire?
La musica nel mio film ha un ruolo molto importante. Volevo lavorare con i Laibach, una band avantgard industrial slovena, sin dall'inizio. Il loro senso dell'umorismo mi ha sempre ispirato, quindi li ho contattati. L'idea era di fare quello che Vangelis fece con la colonna sonora di Blade Runner: creare un livello aggiuntivo alle immagini, qualcosa che abbia un ruolo come i personaggi. Ogni tema della colonna sonora è ispirato alla musica di Wagner.
In uscita l'11 ottobre, Iron Sky è distribuito in Italia da Moviemax.


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Iron Sky: intervista al regista
Timo Vuorensola ci spiega perché i suoi nazisti lunari siano un antidoto alla cattiva fantascienza

10.10.2012 - Autore: Marco Triolo