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Io e te: la liberazione di Bertolucci

A nove anni da The Dreamers, il regista torna con un film tratto da Ammaniti

Io e te - Tea Falco e Jacopo Olmo Antinori

19.10.2012 - Autore: Marco Triolo
“Il mio è un film su una liberazione”: Bernardo Bertolucci non esita a sottolineare il lato autobiografico della sua ultima fatica, Io e te, quando lo incontriamo a Roma in occasione della presentazione del film. Da un romanzo breve di Niccolò Ammaniti, il regista trae un piccolo film su solitudine e isolamento, lui che da nove anni, dopo The Dreamers, si era ritirato dalle scene. Un lungo periodo di “auto-reclusione” da cui è uscito a fatica facendo l'unica cosa che ama: girango un film. “Per me girare è come terapia. Temo che mi toccherà fare qualcos'altro anche abbastanza presto”. “I luoghi chiusi non mi danno claustrofobia – continua – ma claustrofilia. Grazie al film sono uscito, non solo ho ricominciato a girare ma anche a vivere”.

Eppure, per lui che è costretto su una seria a rotelle, può essere davvero difficile recuperare il rapporto col mondo esterno, specialmente in una città come Roma: “Mi muovo per Trastevere e mi sembra di essere circondato da percorsi di guerra. Ho letto da qualche parte che vivo nella città proibita, ma questo non vuol dire che io sia l'imperatore. Queste cose le dico per me, ma anche per tutte le persone che sono nella mia condizione e non possono avere la loro autonomia”.

Il film racconta di Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori), un ragazzino della Roma bene, solitario e narciso, che per evitare una settimana bianca organizzata dalla scuola, finge di partire e si chiude invece nella cantina del suo palazzo. Ma presto si ritrova a dover dividere lo spazio con la sorellastra Olivia (Tea Falco), tossica e in cerca di un rifugio: “Lorenzo viene interrotto nella sua perfetta solitudine dall'arrivo brutale di questa ragazza che si muove tra King Kong e Marlene Dietrich. Ed è costretto ad accettare l'altro da sé”. “Quando faccio un film non penso mai se il pubblico andrà o no – conclude Bertolucci – Faccio film che riflettono il mio stato, e dico a tutti gli aspiranti registi: fate qualcosa che sia organico a voi”.

In uscita il 25 ottobre, Io e te è distribuito nella sale da Medusa. 

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