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IN THE MOOD FOR LOVE

IN THE MOOD FOR LOVE

01.06.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
\"In the mood for love\" non è semplicemente un film dautore. Si tratta a tutti gli effetti di un capolavoro destinato a lasciare unimpronta indelebile. A rigore, lo si potrebbe definire come paradigma di riferimento di una cinematografia orientale squisitamente rivolta al più puro intimismo. La ricerca dellinteriorità, non a caso, costituisce lintento più palpabile del lavoro di Wong Kar-wai. La macchina da presa diviene così piccola da penetrare lanimo umano, fotografandolo fino ai suoi più nascosti anfratti. Luniverso emozionale dei protagonisti (i bravissimi Tony Leung e Maggie Cheung) diviene così territorio di indagine e di unosservazione microscopicamente orientata a svelare pulsioni, istinti, passioni. Gli occhi del regista divengono gli occhi di uno spettatore che sublima se stesso riconoscendosi nelle immagini e nei ritratti psicologici sottilmente disegnati. E latmosfera che emerge dal tutto accresce un grado di coinvolgimento pianificato nei minimi termini e mantenuto alto per tutta la durata della pellicola. Il fronte stilistico, ovviamente, viene ottimizzato a suddette intenzioni. Reale sintesi di un bagaglio cognitivo costruito \"ad hoc\" sulle passate esperienze produttive (come non ricordare ad esempio \"Hong Kong Express\"), il film si avvale di una cifra stilistica votata alla distruzione dellimpianto narrativo in favore di un cinema fatto di luci, colori, evocazioni, poetiche soavi ed impalpabili. Un cinema, in conclusione, che colpisce per la sua forza figurativa, mai realmente innovativa ma sempre improntata ad una tradizione vecchia maniera abilmente recuperata.    
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