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In principio era Peter Sellers...

Arriva sugli schermi "La Pantera Rosa 2" e noi ne approfittiamo per ricordare uno dei più grandi attori di tutti i tempi, il cui talento è difficile da ritrovare come un quadrifoglio in un campo.

In principio era Peter Sellers...

04.03.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
In questo articolo lo ricorderemo soprattutto come l’Ispettore Jacques Clouseau de la Sûreté per i cinque film della serie della Pantera Rosa che ha realizzato insieme all’amato e odiato geniale Blake Edwards. Stiamo parlando dell’attore inglese Peter Sellers, uno dei maggiori interpreti che la storia del cinema possa annoverare, tanto che anche un maniaco, ossessivo, inarrivabile regista come Stanley Kubrick lo ha voluto con sé in ben due film. Dicevamo cinque pellicole: “La Pantera Rosa” (1963); “Uno sparo nel buio” (1964); “La Pantera Rosa colpisce ancora” (1975); “La Pantera Rosa sfida l’Ispettore Clouseau” (1976); “La vendetta della Pantera Rosa” (1978). In realtà Sellers compare anche nel film del 1982 “Sulle orme della Pantera Rosa”, ma con l’utilizzo di materiale di repertorio, dato che morì di infarto nel 1980.

Clouseau è il caos in azione, l’annuncio della catastrofe, l’imminente irruzione del disordine, l’inevitabile sgretolamento della realtà. Clouseau è costruire per affondare ogni logica. E questo rende il suo personaggio divertentissimo, grazie  - sicuramente agli script e alla regia di Edwards – ma, soprattutto, alla mimica di Sellers. Il personaggio è pieno di tic, il suo corpo si muove a scatti, i movimenti, a volte quasi impercettibili, delle palpebre e delle sopracciglia disegnano con meticolosità la mappa della scemenza e dell’ottusità. Il tutto crea un personaggio che si ama o si odia, e noi ce ne siamo perdutamente innamorati della sua prima entrata in scena.

E quando Clouseau appare per la prima volta, tutto traballa e quando esce, lascia dietro di sé solo macerie. “In confronto a Clouseau, Attila era una dama di San Vincenzo”, sentenzia l’Ispettore Capo Dreyfuss (interpretato dal mitico Herbert Lom), in “La Pantera Rosa colpisce ancora”. Il rapporto dell’Ispettore con gli oggetti è disastroso: finisce dentro le fontane, cade dalle poltrone, incastra la mano nel mappamondo del suo ufficio, distrugge un tavolo da bigliardo e il porta stecche, si veste con un’armatura ad un festa di carnevale per confondersi tra la folla… Se lui è già goffo di suo, fa di tutto per aggiungere goffaggine a goffaggine. Forse il suo capolavoro in questa serie è “Uno sparo nel buio, ma di film in film – grazie anche agli straordinari attori che aveva al fianco: da Capucine (una delle donne più belle del mondo), a George Sanders, David Niven, e tanti altri,  cresce comicamente in maniera esponenziale.

Clouseau è convinto di essere un grande detective, in realtà non vede, non sente, non riflette e non percepisce quello che succede sotto i suoi occhi. “Io credo a tutto e non credo a niente”, “Io sospetto di chiunque e non sospetto di nessuno”, ripete spesso. E questo fa capire la vacuità delle sue investigazioni. Da segnalare inoltre che, il doppiaggio italiano, con tanto di fortissimo accento francese, accentua il suo lato umoristico, anche se a volte stravolge le battute originali. Sellers era un uomo difficilissimo nella vita. Colpito da fortissime depressioni e perennemente insicuro e insoddisfatto di sé. Recitare lo manteneva in vita. E noi, come molti spettatori, non possiamo che esprimere riconoscenza per le sue indimenticabili performance. Vere e proprie ventate di buon umore. Grazie, adorabile Peter!