Non deve essere rimasto deluso neanche Daniele Luchetti
che con il bel “Mio fratello è
figlio unico” ha conquistato ben cinque premi (montaggio, fonico,
sceneggiatura, miglior attrice non protagonista per la rodata Angela
Finocchiaro e l’aspettato miglior attore non protagonista per la rivelazione Elio Germano, che ha
dedicato il premio agli attori, “che sono i più grandi precari che ci siano”).
Una nota politica, la sua, in linea con l’atmosfera generale della serata che
ha visto anche un Michele Placido battagliero sostenitore del movimento
dei Centoautori, leggere in sala la lettera indirizzata al Presidente
Napoletano per chiedere un maggior impegno nel sostegno al cinema italiano e
contro lo strapotere televisivo.
Premi minori sono andati anche all’ottimo “Nuovomondo”
di Emanuele Crialese (film che sta silenziosamente girando i più
importanti festival internazionali) e a “L’aria salata” di Alessandro
Angelini che ha vinto nella categoria miglior attore non protagonista (Giorgio
Colangeli) e miglior produttore (Daniela Botti).
Tra le attrici
emergenti trionfa anche Ambra Angiolini, premiata per la sua
interpretazione in “Saturno contro” di Ferzan Ozpeteck. Ultima
nota di rilievo il premio all’ottimo “Le vite degli altri”di Florian
Henkel von Donnersmarck giudicato a ragione miglior film dell’Unione
europea.
NOTIZIE
Il trionfo di Tornatore
Assegnati i prestigiosi David di Donatello, trionfo per Tornatore e Luchetti in una serata che rimarrà alla storia anche per l'impegno politico rilanciato dal palco del Gran Teatro di Roma
15.06.2007 - Autore: Stefania Seghetti