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Il trionfo di Tornatore

Assegnati i prestigiosi David di Donatello, trionfo per Tornatore e Luchetti in una serata che rimarrà alla storia anche per l'impegno politico rilanciato dal palco del Gran Teatro di Roma

Giuseppe Tornatore

15.06.2007 - Autore: Stefania Seghetti
    Non deve essere rimasto deluso neanche Daniele Luchetti che con il bel  “Mio fratello è figlio unico” ha conquistato ben cinque premi (montaggio, fonico, sceneggiatura, miglior attrice non protagonista per la rodata Angela Finocchiaro e l’aspettato miglior attore non  protagonista per la rivelazione Elio Germano, che ha dedicato il premio agli attori, “che sono i più grandi precari che ci siano”).

  Una nota politica, la sua, in linea con l’atmosfera generale della serata che ha visto anche un Michele Placido battagliero sostenitore del movimento dei Centoautori, leggere in sala la lettera indirizzata al Presidente Napoletano per chiedere un maggior impegno nel sostegno al cinema italiano e contro lo strapotere televisivo. 

    Premi minori sono andati anche all’ottimo “Nuovomondo” di Emanuele Crialese (film che sta silenziosamente girando i più importanti festival internazionali) e a “L’aria salata” di Alessandro Angelini che ha vinto nella categoria miglior attore non protagonista (Giorgio Colangeli) e miglior produttore (Daniela Botti).

Tra le attrici emergenti trionfa anche Ambra Angiolini, premiata per la sua interpretazione in “Saturno contro” di Ferzan Ozpeteck. Ultima nota di rilievo il premio all’ottimo “Le vite degli altri”di Florian Henkel von Donnersmarck giudicato a ragione miglior film dell’Unione europea.