Nel 2016, Jim Carrey è apparso in due film, il thriller Dark Crimes e il post-apocalittico The Bad Batch, nel quale ha interpretato poco più di un cameo. Nel 2017 lo abbiamo ritrovato nel documentario Jm & Andy: The Great Beyond su Netflix, ma abbiamo dovuto attendere il 2018 prima che tornasse a recitare – nella prima stagione dell'acclamata serie Kidding – e due ancora prima di rivederlo al cinema.
Esatto: Sonic – Il film riporta in sala, a quattro anni dalle sue precedenti apparizioni, una di quelle star che un tempo bastavano a staccare milioni di biglietti. Una star che, col tempo, si è ritirata a vita sempre più privata, riducendo drasticamente i ruoli. Nell'ultimo decennio, senza contare cameo in film e serie TV, ne ha interpretati sette.
Oggi, Jim Carrey sembra più interessato alle sue vignette satiriche (che appaiono con regolarità sulla sua pagina Twitter), piuttosto che a Hollywood. Di recente ha ammesso che non disdegnerebbe un sequel di The Mask, purché gli permettesse di lavorare con un buon regista. Alla fine, a 58 anni, sembra che sia questo il suo interesse primario: lavorare con artisti con cui vale la pena lavorare. Come dargli torto.
Se Sonic rappresenta, in questo senso, un'eccezione che pare dettata più dalla necessità di pagare le bollette, e divertirsi facendolo, il piatto forte della sua produzione recente è senz'altro Kidding – Il fantastico mondo di Mr. Pickles, la cui seconda stagione è da poco partita in USA. La serie, creata da Dave Holstein, porta anche la firma (sia come produttore esecutivo che come regista) di uno di quei nomi che hanno contribuito a dare una scossa alla carriera di Jim Carrey, traghettandola verso ruoli più adulti e drammatici: Michel Gondry. Nel 2004, Gondry diresse Carrey in Se mi lasci ti cancello, giunto sull'onda di The Truman Show e Man on the Moon per dimostrare come l'attore non fosse solo la faccia di gomma vituperata da certa critica.
Kidding fa tesoro di tutte queste esperienze, ma anche di altre più personali: la star soffre notoriamente di depressione e, negli ultimi anni, ha anche dovuto incassare il lutto per la morte della sua compagna Cathriona White. Il ruolo di Jeff Piccirillo, presentatore di un programma per bambini che deambula tra sanità mentale e follia dopo la morte del figlio, è il suo migliore da tempo. Un ritratto spietato eppure tragicomico: un ambito in cui Carrey si sa muovere perfettamente con consumata stoffa.
Sonic – Il film è totalmente agli antipodi. Qui interpreta il dottor Ivo Robotnik, nemesi del porcospino velocista Sega. Il classico cattivo con dei bei baffoni da arricciare mentre mette in atto piani cattivi. Un ruolo che va in controtendenza rispetto alle sue ultime scelte di carriera. Chissà che non rappresenti un tentativo di tornare a interpretare anche ruoli più leggeri, di uscire da quello che all'esterno è percepito come un esilio volontario.
Se andaste a vedere il profilo IMDb di qualunque grossa star del cinema, scoprireste svariati progetti indicati come in lavorazione, in post-produzione o addirittura semplicemente annunciati. Sul profilo di Jim Carrey, invece, dopo Kidding non troverete più nulla. Niente di annunciato, neanche un sospetto sulla direzione che prenderà la sua carriera nei prossimi anni. Un'aura di mistero che si addice a una star vecchio stampo, ma che speriamo di vedersi diradare per scoprire gli invitanti panorami dall'altra parte.
Sonic – Il film è distribuito nelle sale da 20th Century Fox.
