Steve McQueen, regista dell'acclamato “Hunger” (ancora inedito in Italia, ne parliamo in “Lost Pizzas”, qui), sta per presentare a Venezia la sua opera seconda, “Shame”, con Michael Fassbender e Carey Mulligan. Ma già pensa al suo terzo film, l'incredibile storia vera di un uomo libero costretto alla schiavitù.
“12 Years a Slave”, questo il titolo, vedrà l'ottimo Chiwetel Ejiofor (“I figli degli uomini”) nei panni di Solomon Northrup, figlio di uno schiavo liberato e cittadino dello stato di New York. Un giorno, mentre sta lavorando a Saratoga Springs, viene avvicinato da due bianchi, Merrill Brown e Abram Hamilton, che, avendolo sentito suonare il violino, gli offrono di entrare in un circo itinerante. Credendo alle loro promesse Northrup viaggia fino a Washington, dove teoricamente si trova il circo, e non avverte nemmeno la famiglia, pensando che sarà assente per un brevissimo periodo. In seguito, viene drogato e si risveglia in un sotterraneo, incatenato. Tutti i suoi documenti, compreso il foglio che serviva ai neri per attestare di essere liberi, sono scomparsi. Iniziano per lui dodici lunghi anni di schiavitù in una piantagione di cotone della Lousiana.
Una storia toccante, che sembra fare il paio con quella raccontata da Tarantino nel suo prossimo “Django Unchained”. Certo, considerando “Hunger”, il tono sarà totalmente diverso, ma è chiaro che il tema della schiavitù è ancora molto sentito nel mondo occidentale. McQueen ha scritto la sceneggiatura con John Ridley, autore dello script di “Red Tails”. Il film sarà prodotto dalla Plan B di Brad Pitt.
Fonte: Variety


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Il regista di Hunger racconta la schiavitù
Chiwetel Ejiofor sarà Solomon Northrup, un uomo libero ridotto in schiavitù per dodici anni, in "12 Years a Slave"

17.08.2011 - Autore: Marco Triolo