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Il mondo del cinema saluta Risi

07.06.2008 - Autore: Nexta
"Vorrei ricordare la sua intelligenza, che era straordinaria. Quel finto cinismo che aveva lui, perché odiava le sovrastrutture, la retorica, il finto buonismo, lui che di fondo era capace di grandi slanci, come tutte le persone grandi... mascherava i suoi momenti di commozione e di debolezza, ed era il suo aspetto più divertente", ha detto l'attore Paolo Villaggio al telefono a SkyTg24.
"Con la morte di Dino Risi se ne va quello che forse è stato il più grande maestro di quella stagione irripetibile del nostro cinema che va sotto il nome di commedia all'italiana. Gran parte dei suoi film sono indimenticabili e già da molti anni sono entrati di diritto a far parte della memoria collettiva del Paese", è il commento del segretario del Pd Walter Veltroni, affidato a una nota.
Nella sua prestigiosa carriera non ha mai smesso di puntare lo sguardo sulla nostra piccola umanità fatta di grandi personaggi. Gli italiani che ha descritto hanno tutti un candore cialtronesco", dice in un comunicato lo sceneggiatore Vincenzo Cerami, ministro ombra dei Beni culturali, che ricorda la "matrice civile" della "commedia acida italiana" di Risi e "i suoi adorabili mostri".