Il momento di Bradley Cooper

“Indubbiamente l’obiettivo del film era quello di provocare e portare la gente a chiedersi se siamo poi così lontani da questa realtà” – parla così Bradley Cooper, trentaseienne attore protagonista assoluto di Limitless. La pellicola, diretta da Neil Burger, è incentrata su un aspirante scrittore che si trasforma istantaneamente in un uomo di successo, grazie all’utilizzo di un potente farmaco che gli permette di utilizzare totalmente il suo cervello.

“Ho letto il libro da cui è tratto il film ed è stata una fonte di ispirazione e di informazioni importantissima – racconta Cooper - soprattutto perché è scritto sotto forma di diario, quindi è stato preziosissimo per capire la psicologia del mio personaggio”.  Nel film Cooper viene tenuto d’occhio da Robert De Niro che nei panni di Carl Van Loon, prova a dare filo da torcere al protagonista. Abbie Cornish, invece, interpreta la sua fidanzata.  

Limitless arriverà dal 15 aprile nelle sale italiane (distribuito dalla Eagle Pictures) e, tra poco più di un mese, Cooper tornerà anche con Una notte da leoni 2, dove lo ritroveremo al fianco di Zach Galifianakis pronto a risvegliarsi in una camera nel cuore di Bangkok, inseguito da loschi personaggi che vogliono fargli la pelle. “Quando mi hanno proposto il film per la prima volta – racconta l’attore – ho detto subito che lo avrei fatto. Anche se non si fosse trattato di un buon copione. Quando vivi un’esperienza come quella che ho vissuto io su quel set con i miei colleghi, è proprio una cosa rara. E quindi quando mi hanno chiesto: ‘vorresti passare tre mesi nuovamente in quel modo?’. Io ho risposto: ‘immediatamente’”.

Lanciatissimo a Hollywood , Cooper attribuisce il merito del suo successo proprio a quel film“Una notte da leoni mi ha fatto passare dall’essere un attore che cerca di avere un qualunque ingaggio, a un attore che si può permettere di scegliere i ruoli, anche in base al regista o alla sceneggiatura”. Presto potrebbe interpretare il dramma The Words al fianco di Jeremy Irons, un progetto che lui stesso definisce "una specie di The Hours".