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IL MIO NOME E' BROSNAN, PIERCE BROSNAN

IL MIO NOME E' BROSNAN, PIERCE BROSNAN

brosnan

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
Sembra proprio che il nuovo film di 007, annunciato per il 2002, sarà lultimo interpretato da Pierce Brosnan, il fascinoso attore irlandese che ha dato nuovo lustro e grandi successi commerciali alla fortunata serie di James Bond, quando prima di lui questa era caduta in disgrazia con film deludenti ed attori poco carismatici. Con tre pellicole come Goldeneye (id.,1995), Il domani non muore mai (Tomorrow never dies,1997) e Il mondo non è abbastanza (The world is not enough,1999), Brosnan ha portato la mitica figura dellagente segreto 007 a competere (ed in molti casi vincere) con le mega-produzioni hollywoodiane di action-movie, sfidandole proprio sul piano della spettacolarità e delluso degli effetti speciali. Sono arrivati così incassi da capogiro in tutto il mondo, e soprattutto proprio nel mercato statunitense, oltre alla rinnovata affezione dei fans al personaggio. Adesso sembra però che Brosnan ne abbia abbastanza, e preferisca percorre altre strade di attore piuttosto che continuare con quella sicura, ma forse un po scomoda, di James Bond. In questo senso vi sono due pellicole che testimoniano senza dubbio la sua volontà di staccarsi dal personaggio: la prima è stata nel 1999 Gioco a due (The Thomas Crown Affair), remake del celebre film con Steve McQueen, diretto stavolta da John McTiernan, uno dei registi hollywoodiani di action-movie più competenti ed originali. In questa pelicola il bel Pierce interpreta un riccone che ruba opere darte solo per sfizio, e seduce il bel poliziotto (Rene Russo) lanciatosi alle sue calcagna. Se i modi raffinati e lironia del personaggio somigliano al fascino di 007, senza dubbio nel film Brosnan adopera stavolta tali doti per tratteggiare un criminale. Ma il lungometraggio che definitivamente porterà lattore a prendere le distanze da Bond è senza dubbio Il Sarto di Panama (The tailor of Panama,2001): il suo Andy Osnard è un agente segreto infido e perverso, che ama truffare i suoi stessi capi e vive in camere di bordelli, intento a guardare cassette pornografiche. Nulla di più lontano, anzi contraddittorio, dalle miniere fascinose e dalla classe del personaggio reso famoso da Sean Connery. Ma la carriera di Brosnan consiste soltanto nel fare la spia? Certamente no. Anche se molti sono stati i ruoli da agente segreto da lui interpretati - ricordiamolo anche in Quarto Protocollo (Fourth protocol, 1987) -, lattore ha interpretato, negli ormai più di quindici anni di carriera, numerosi altri ruoli. Sempre con McTiernan ha avuto il suo primo ruolo significativo in Nomads (id.,1986), horror psicologico piuttosto sottovalutato. Molto gustosi sono stati poi i suoi cameo in alcune commedie come Lamore ha due facce (The mirror has two faces,1996) diretto da Barbra Streisand, e soprattutto nel successo internazionale di Mrs. Boubtfire (id.,1993), in cui recita accanto a Robin Williams e Sally Field. Nel corso degli anni 90 Brosnan ha anche recitato in un inatteso successo di pubblico come II Tagliaerbe (The Lawnmower man, 1992), e nel colossal catastrofico Dantes Peak- La Furia della Montagna (Dantes Peak,1996). Il ruolo per cui ricorderemo però Pierce Brosnan è senza dubbio quello dello scienziato britannico Donald Kessler in Mars Attacks! (id.,1996) di Tim Burton, uno dei pochi veri cult-movie dello scorso decennio. Il personaggio del luminare pacifista che fino alla fine non crede che gli alieni sbarcati sulla terra siano malvagi, e poi viene rapito dagli stessi ed usato per biechi esperimenti anatomici, è senza dubbio uno dei più divertenti del film. Brosnan recita accanto a mostri sacri come Jack Nicholson e Glenn Close, oppure accanto ad affermati caratteristi come Michael J. Fox e Martin Short; eppure alla fine rimanerci impresso nella mente sarà proprio limbranato Kessler, che amoreggia con la svampita conduttrice televisiva Sarah Jessicsa Parker anche quando è ridotto ad una testa parlante attaccata a due elettrodi. Impagabile.