Il mio nome è Shahrukh Khan

E' uno dei più famosi attori al mondo, eppure in Italia difficilmente ne sentiamo parlare: è Shahrukh Khan, star di Bollywood che è stata definita il “Tom Cruise indiano”. Ora la sua fama ha attecchito anche in occidente, grazie al film Il mio nome è Khan, distribuito in grande stile in tutto il mondo. I diritti internazionali sono infatti in mano alla 20th Century Fox, che ha fatto de Il mio nome è Khan il più grande incasso di Bollywood al di fuori dell'Asia.

Il film, diretto da Karan Johar tra India e Stati Uniti, racconta la storia di Rizwan Khan, musulmano originario di Mumbai che nasce affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo. Trasferitosi nell'America post-11 Settembre, Rizwan intraprende un viaggio per far sapere a tutti una semplice verità: “Il mio nome è Khan e non sono un terrorista”.

“Il film è stato un successo – spiega Khan – perché abbiamo cercato di raccontare una storia semplice, che parlasse di pace e pazienza reciproca. Tutte le religioni danno messaggi di pace, ma col tempo si sono perduti”. L'attore è molto fiero della sua identità religiosa: “Sono un musulmano sposato a una donna indù e cresciuto dai gesuiti. Dal Corano ho imparato la tolleranza e la insegno ogni giorno ai miei figli. Ho studiato a fondo l'Islam, che come ogni religione dice di essere quella migliore. Quando capisci che tutte dicono la stessa cosa, riesci anche a comprendere meglio la tua”.

In questo film, Khan si cimenta in un ruolo drammatico con grande umiltà: “Non credo di essere un attore. Devo continuare a lavorare e forse un giorno potrò diventare un attore vero”. Di certo ha le idee chiare su Il mio nome è Khan: “Questo è un film importante, non solo per il cinema indiano. Certo, è anche importante far conoscere il nostro cinema: abbiamo moltissimi film di cui siamo davvero orgogliosi”.

Il mio nome è Khan uscirà nei nostri cinema venerdì 26 novembre.