Incontrare i Fratelli Coen è un’esperienza bizzarra tanto quanto molti dei loro film: da una parte c’è il gigantesco Joel, quello serio e di poche parole, dall’altra Ethan, quello mingherlino che può anche lasciarsi andare ai sorrisi. Arrivati al Festival di Berlino – dove hanno aperto la sessantunesima edizione con il bellissimo Il grinta – i registi sono stati accompagnati dal grande Jeff Bridges, tornato a lavorare con loro dodici anni dopo Il grande Lebowski, il film che lo stesso Joel Coen definisce: “Un titolo diventato in maniera ridicola un cult in home video”.
Il grinta è una nuova versione del romanzo di Charles Portis, già portato sullo schermo nel 1969 in un film interpretato da John Wayne. E i Coen iniziano proprio prendendo le distanze da Wayne: “Non credo che John Wayne significhi tanto oggi per la nuova generazione negli Stati Uniti – afferma Joel - Ho un figlio di sedici anni e non credo che sappia esattamente chi è Wayne. Senza dubbio è stato un grandissimo attore, ma non sono sicuro che il suo status di icona sia ancora valido”. E come sempre il fratello Ethan completa la frase dicendo: “Siamo grandi fan del libro di Portis, che ci ha fatto dimenticare la versione cinematografica. A dire la verità quel film è stato irrilevante per noi”.
E il regista continua: “Ogni adattamento comporta delle scelte, non si può integrare tutto, abbiamo analizzato tutti gli aspetti del libro, e abbiamo dovuto tagliare un po’ del personaggio di Mattie, come ad esempio la sua ossessione per i soldi”. In quanto all’importanza del western, entrambi i registi ci tengono ad alleggerire quel termine: “Non abbiamo pensato alla mitologia del west – afferma Ethan Coen – Questo non è un western alla John Ford, piuttosto una storia particolare che guarda caso accade nell’Arkansas del 1887”.
Il grinta, in uscita in Italia dal 18 febbraio (Universal Pictures) sarà anche ricordato per la bellissima prova di Hailee Steinfeld nei panni della piccola Mattie Ross che assolda lo sceriffo Cogburn (Bridges) per vendicare la morte del padre: "Siamo rimasti molto stupiti dal suo talento - conclude Joel Coen - le abbiamo detto: 'Tieniti pronta, perché sul set ti faremo andare a cavallo, ti faremo attraversare i fiumi, arrampicarti sugli alberi e soffrirai il freddo'. E lei semplicemente: 'Ok, ci sto!'".


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Il Grinta: parlano i Fratelli Coen
I registi prendono le distanze da John Wayne

14.02.2011 - Autore: Pierpaolo Festa