Sono passati ventotto anni, ma finalmente quel giorno è arrivato. Il giorno dell'uscita di Tron Legacy, attesissimo sequel del classico di Steven Lisberger che per primo gettò un ponte tra cinema e liguaggio dei videogame. Una pellicola avveniristica e in estremo anticipo sui tempi, un vero e proprio cult. Dare un sequel a un film del genere è sempre un'impresa alquanto ingrata, specialmente se il regista è un esordiente, ma Joseph Kosinski non si è fatto intimorire dal compito: “E' stata un'esperienza incredibile e mi sento molto fortunato ad aver avuto questa possibilità. Certamente ho avvertito una certa pressione: volevamo fare un film ambizioso e avevamo un riferimento molto alto da raggiungere, concettualmente, esteticamente e tecnicamente”. Al centro del film c'è il rapporto padre-figlio tra il nuovo protagonista Sam Flynn (Garrett Hedlund) e quello del precedente capitolo, Kevin Flynn (Jeff Bridges): “La relazione padre-figlio è sempre stata la nostra priorità e credo sia stata la ragione principale, al di là della parte visiva, che ha spinto la Disney a voler girare il seguito. Tron Legacy è un film Disney proprio per grazie a questo”.
Nel ruolo di Kevin Flynn torna, come già accennato, Jeff Bridges. Il suo personaggio si scopre essere scomparso da vent'anni, imprigionato nel mondo virtuale da lui stesso creato. Toccherà al figlio Sam andarlo a salvare. “Questo film è un mito moderno sulla sfida della tecnologia – rivela l'attore – che oggi ci permette di fare cose stupefacenti, ma nasconde sempre il rischio di andare nella direzione sbagliata”. Certo, la nuova tecnologia digitale ha comunque cambiato positivamente il volto del cinema: “Quando abbiamo girato il primo Tron, era tutto in bianco e nero ed è stato colorato a mano da alcune signore in Corea – scherza, ma neanche tanto, Bridges – oggi possono fare film senza usare la macchina da presa. Che grande idea!”.
Tron Legacy è distribuito nelle nostre sale da Walt Disney Italia.


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Il giorno di Tron Legacy
Il regista Kosinski e Jeff Bridges parlano del film

29.12.2010 - Autore: Marco Triolo