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Il giorno di Dylan Dog

Nei cinema il film di Kevin Munroe

Dylan Dog - Locandina

16.03.2011 - Autore: Marco Triolo
Sono passati ormai venticinque anni da quell'ottobre 1986 in cui Dylan Dog esordì nelle edicole italiane: da allora, è diventato il fumetto di maggior successo in Italia. Tutto merito di Tiziano Sclavi, che ideò Dylan ispirandosi a un personaggio da lui stesso creato: Francesco Dellamorte, il becchino ammazza-zombie protagonista del romanzo Dellamorte Dellamore, poi adattato al cinema da Michele Soavi e interpretato da Rupert Everett, l'attore britannico su cui Sclavi e il disegnatore Claudio Villa basarono le fattezze di Dylan. Oggi esce invece il primo adattamento ufficiale del fumetto, Dylan Dog – Il film, diretto da Kevin Munroe e interpretato da Brandon “Superman” Routh.

Ma chi è Dylan Dog? La risposta sta nello slogan del fumetto: l'indagatore dell'incubo, l'unico detective al mondo specializzato in casi sovrannaturali. Lo stesso Dylan è uno scettico – “Non ci credo, ma ci spero”, è il suo motto – ma per cinquanta sterline al giorno più le spese è disposto a mettere da parte i dubbi, specialmente se il cliente è una bella ragazza. Altri segni particolari: Dylan veste sempre allo stesso modo – camicia rossa, giacca nera, jeans e clarks – ama suonare il clarinetto, guida un maggiolone decapottabile e ha un assistente dalla battuta facile, che assomiglia in maniera impressionante a Groucho Marx.

E proprio la mancata presenza di Groucho nel film è stato terreno di scontro tra i fan e la produzione, negli scorsi mesi. D'altra parte, gli eredi del comico chiedevano troppi soldi per utilizzarne l'immagine, così si è optato per un aiutante nuovo di zecca: lo zombie Marcus, interpretato da Sam Huntington, già accanto a Routh in Superman Returns. Un'altra radicale differenza rispetto al fumetto è lo spostamento dell'azione da Londra a New Orleans, ritenuta necessaria per un pubblico americano che di Dylan sa poco o nulla. “Quando adatti un fumetto – spiega il regista Munroe – ci sono delle differenze. Quando poi ci sono tanti fan, i problemi sono inevitabili. Sono consapevole dei rischi. Le citazioni, soprattutto quelle nei titoli di testa, l'assistente che lancia a Dylan la pistola, anche se non poteva essere Groucho, sono idee mie”. Se il film andrà bene, potrebbe aprire la strada a un sequel che forse i fan della prima ora apprezzeranno di più: “Mi piacerebbe riportarlo a Londra – continua Munroe – e magari girare un paio di scene qui in Italia. Rimettere Bloch, inserire Xabaras come cattivo. Ma non ci sono piani, bisogna vedere se questo film incassa, allora si potrà parlare di sequel”.

Dylan Dog è distribuito in Italia dalla Moviemax. 

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