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IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE

IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE

Dvd

29.03.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
PROFILO CRITICO La volontaria cessazione dellesistenza come estrema dichiarazione del diritto alla libertà. La morte come strumento veicolante di un messaggio di vita. Il suicidio come risposta ad un nauseante senso di oppressione adolescenziale. Un racconto leggero dallepilogo tristissimo, una testimonianza dellorrore che si prova rimanendo prigionieri del vuoto valoriale della società borghese. La radicale dicotomia tra essere e nulla, tra vita e morte, lascia qui il posto allopposizione emozionale appagamento - insoddisfazione. E la critica ideologica e sociale di Sartre che contrassegna gli atteggiamenti delle giovani sorelle ma con una differenza di sostanziale rilevanza: non traspare la tensione e langoscia per un domani incerto. Al contrario, luniverso delle cinque ragazze è fatto di pulsioni di valenza positiva che non intendono oscurare la speranza di un futuro roseo e sereno. Piuttosto, è lindifferenza materna a generare caos e turbamento: limproba incosapevolezza della signora Lisbon, riluttante ad accontentare le esigenze e i bisogni delle figlie, favorendo in loro la formazione di forti sensi di colpa e radicati complessi psicologici, sarà la causa principale della catartica e deprimente risoluzione collettiva. Una dinamica, questa, che la riluttante figura paterna, relegata in una autistica dimensione parallela (fatta di rugby e di carri armati immaginari), non riuscirà mai a contrastare pienamente. Nelle intenzioni, insomma, Il giardino delle vergini suicide si impone come opera di trascrizione cinematografica dellinfilmabile universo metafisico raccontato dal romanzo di Eugenides. Ma se siffatta operazione di traduzione è encomiabile a partire dalle premesse motivazionali della regista, è inevitabile dover sottolineare come lintera pellicola finisca per perdere di vista le ragioni per cui è nata, trasformandosi immediatamente in una piatta e prevedibile digressione sulla vita giovanile. In particolare, non piace che la trattazione degli eventi narrati si soffermi eccessivamente (quasi i due terzi del film) sulle dinamiche collegiali delle ragazze, ingenerando nello spettatore una curiosità morbosa ed una compartecipazione non dissimile a quella provata assistendo alla proiezione di serie tv improntate su vicissitudini di stampo scolastico - liceale. Un soluzione, in definitiva, decisamente riduttiva ed inaspettatamente fuori luogo rispetto alliniziale matrice filosofica del prodotto. Detto questo, va comunque ricordato che lo stile di Sofia Coppola, al di là di ogni acritica valutazione nepotistica (è la figlia di Francis Ford Coppola e la moglie di Spike Jonze), appare lineare e piacevole nella sua semplicità: non presenta sbavature e risulta ricercato allorquando, attraverso frequenti zoomate e riprese in dettaglio, intende essere accuratamente attento ai particolari. Efficaci le interpretazioni della coppia Woods - Turner, buona lespressività delle belle protagoniste.    
PROFILO TECNICO Sarà pure un caso ma quando il master video dei dvd è di provenienza transalpina, la qualità dei prodotti è palesemente più buona. La scelta adottata dallAcademy nel far riferimento ad una fonte francese si è rivelata pertanto particolarmente proficua. Il croma è molto ricco e vivo e ciò è dovuto in primo luogo alla solidità conferita al lavoro da un contrasto ineccepibile. Meno bene la luminosità del lavoro che finisce inevitabilmente per appesantire la definizione complessiva. La compressione è raramente avvertibile, anche se nelle scene iniziali ed in quelle girate negli interni appare effettivamente fastidiosa, con tutto il carico delle flessioni legate agli effetti di velatura. Il Dolby Digital 5.1 della versione audio italiana presenta una codifica solida con una distribuzione discreta della colonna sonora che, dal canto suo, contiene alcuni celebri successi anni Settanta. La profondità dei bassi si mantiene su livelli tutto sommato sufficienti, mentre le casse dx/sx enfatizzano costantemente le tracce musicali presenti. Il Dolby Digital inglese si rivela ulteriormente curato sotto il profilo audio, aggiungendo rispetto alla versione italiana una maggiore efficienza del pannello centrale ed offrendo una migliore direzionalità e precisione.  
EXTRA E la nota dolente della confezione. Scarna quanto a spessore quantitativo e qualitativo, vanta al suo interno una suddivisione in capitoli che, pur agevolando laccesso diretto alle scene, non costituisce affatto un servizio originale ed aggiuntivo. La scelta di inserire delle mere (e scarne) schede biografiche degli attori e della regista non risolleva neanche un po le sorti del lavoro, decisamente contrassegnato da un vuoto creativo impressionante. Si poteva e si doveva fare molto di più. Limpressione è che già mantenendo le opzioni del dvd di regione 1 (trailer cinematografico, featurette contenente i segreti della realizzazione e le interviste ai protagonisti) le cose sarebbero andate meglio.  
FILM E PERSONE